Giradischi
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- Audiowolf
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Ciao, se a qualcuno interessa gli faccio fare uno sconticino
https://www.audioantiquary.com/it/clear ... statement/
Quando lo acquistai sapevo che sarebbe stato inutilizzabile qui in Italia, ma tant’è ad una ghiotta occasione non ci si tira indietro. Adesso non ho più voglia.
Comunque fatemi sapere
Ciao
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Quando lo acquistai sapevo che sarebbe stato inutilizzabile qui in Italia, ma tant’è ad una ghiotta occasione non ci si tira indietro. Adesso non ho più voglia.
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- Fabry
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e io che pensavo che gia spenderne 1000 per il piatto technics che avevo addocchiato fossero tanti
- MARGIO
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Giradischi
Per la stessa cifra ho comprato una palazzina in piazza qui al paesello, sotto negozio e sopra due appartamenti.
Da ristrutturare ma scommetto andranno via prima del giradischi
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He who dies with the most toys, still dies.
- Hasky
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Giradischi
Sarei curioso di fare dei test alla cieca e vedere QUANTA gente è in grado di stabilire la differenza tra un giradischi da qualche millino e il mostro da SETTANTANOVE kappa.
- gggz
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Giradischi
Questo è un discorso applicabile a buona parte dei settori: sono prodotti per appassionati, esperti, professionisti. Fare il blind test con la persona comune avrebbe poco senso.
- Hasky
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Giradischi
Hai assolutamente ragione, ma ti faccio presente che ad una fiera internazionale de sta gran ceppa de cazzo (non mi ricordo che roba era, immagina una cosa PRESTIGIOSISSIMA) schiere di sommelier hanno decretato che il miglior vino del mondo è una roba tipo tavernello che viene venduto nei tatrapak al supermercato.
Quindi sì, è applicabile a praticamente qualunque settore ma avresti probabilmente risultati analoghi testando incompetenti e sedicenti esperti del settore.
Quindi sì, è applicabile a praticamente qualunque settore ma avresti probabilmente risultati analoghi testando incompetenti e sedicenti esperti del settore.
- gggz
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Giradischi
Son d'accordo! Infatti secondo me potrebbe essere un esperimento interessante qualora la platea di soggetti sotto test fosse composta da esperti o sedicenti tali!Hasky ha scritto: ↑lunedì 26 agosto 2024, 9:33 Hai assolutamente ragione, ma ti faccio presente che ad una fiera internazionale de sta gran ceppa de cazzo (non mi ricordo che roba era, immagina una cosa PRESTIGIOSISSIMA) schiere di sommelier hanno decretato che il miglior vino del mondo è una roba tipo tavernello che viene venduto nei tatrapak al supermercato.
Quindi sì, è applicabile a praticamente qualunque settore ma avresti probabilmente risultati analoghi testando incompetenti e sedicenti esperti del settore.
C'è anche da considerare però che a certi livelli di fanatismo è capace che trovi quello che ti sa dire anche il codice fiscale della madre dell'artigiano che ha prodotto le puntine
- Audiowolf
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Ma si, alla fine non ho in programma aquisti immobiliari a breve termine.
potrei anche tenermelo ma cazzo è già la a prender polvere da troppo tempo e di portarlo a Brisbane non ho voglia, poi lha cio anche work of art e sinceramente non penso di farli girare molto
- Hasky
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Giradischi
Dentonata allucinante.
Se ti senti chiamato in causa evidentemente un po' di coda di paglia ce l'hai
Secondariamente, secondo te è veramente fattibile da chiunque percepire le differenze tra un impianto da... che so, 3k e uno da 79k? Io sono ragionevolmente sicuro che non riuscirei a percepire la differenza, così come un buon 90%+ della popolazione.
Non nego, come giustamente sottolinea il post di @gggz , che esistano persone letteralmente straordinarie (ovvero fuori dall'ordinario) in grado di percepire ed apprezzare le più minute differenze, ma mi gioco il portafogli che sono molte meno di quelle che dicono di esserlo.
- Audiowolf
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Con queste proporzioni assolutamente si
Poi oh, libero di continuare a parlare di cose che non conosci
- gggz
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Secondo me il fatto non è tanto il non capire che esistano differenze, ma il poterle apprezzare o anche solo saper riconoscere quale sia migliore.
L'esempio del vino è abbastanza calzante: probabilmente riuscirei a capire che un vino da 5k ed uno da 200 euro siano differenti, ma non avrei i mezzi per dirti quale dei due sia migliore. Posso dire quale sia maggiormente di mio gradimento, ma non sarei in grado di rilevarne le differenze oggettive che valgono quella differenza economica.
L'esempio del vino è abbastanza calzante: probabilmente riuscirei a capire che un vino da 5k ed uno da 200 euro siano differenti, ma non avrei i mezzi per dirti quale dei due sia migliore. Posso dire quale sia maggiormente di mio gradimento, ma non sarei in grado di rilevarne le differenze oggettive che valgono quella differenza economica.
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non c'entra una beneamata segagggz ha scritto: ↑lunedì 26 agosto 2024, 11:24 L'esempio del vino è abbastanza calzante: probabilmente riuscirei a capire che un vino da 5k ed uno da 200 euro siano differenti, ma non avrei i mezzi per dirti quale dei due sia migliore. Posso dire quale sia maggiormente di mio gradimento, ma non sarei in grado di rilevarne le differenze oggettive che valgono quella differenza economica.
Non è che stai bevendo un vino fatto in casa e cerchi di trovarci il brunello.
Con la musica riprodotta, hai un obiettivo da raggiungere (il senso della musica reale) con un mezzo artificiale.
Devi aver conoscenza della musica vera, dello strumento acustico e della composizione.
Oltre che aver ascoltato di tutto e di più di riprodotto con ogni tecnologia e con quasi tutte le elettroniche e i diffusori in commercio.
Quando arriverai a ciò fammi sapere
- gggz
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Appunto stai confermando quanto scritto in precedenza da me e da @Hasky , gli unici che possono apprezzare quella differenza sono individui che hanno una certa formazione
Fai ascoltare lo stesso brano riprodotto su due terminali diversi a cento persone selezionate in maniera casuale tra la popolazione, non tutti saranno in grado di riconoscere quale sia il migliore (o il più costoso) dei due.
Prendi due pianoforti, uno da 2k euro ed uno da 20k e fai sentire il loro suono ad una persona non del settore: non ti saprà indicare il migliore dei due con ragionevole certezza.
Stesso discorso per il vino, stesso discorso per infiniti altri oggetti.
La differenza esiste, ma è apprezzata unicamente da chi se ne intende. Non capisco cosa non ti piaccia di ciò.
Fai ascoltare lo stesso brano riprodotto su due terminali diversi a cento persone selezionate in maniera casuale tra la popolazione, non tutti saranno in grado di riconoscere quale sia il migliore (o il più costoso) dei due.
Prendi due pianoforti, uno da 2k euro ed uno da 20k e fai sentire il loro suono ad una persona non del settore: non ti saprà indicare il migliore dei due con ragionevole certezza.
Stesso discorso per il vino, stesso discorso per infiniti altri oggetti.
La differenza esiste, ma è apprezzata unicamente da chi se ne intende. Non capisco cosa non ti piaccia di ciò.
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Ma ti ho detto che no, anche un sordo sentirebbe la differenza tra "tra un impianto da... che so, 3k e uno da 79k?"gggz ha scritto: ↑lunedì 26 agosto 2024, 11:43 Appunto stai confermando quanto scritto in precedenza da me e da @Hasky , gli unici che possono apprezzare quella differenza sono individui che hanno una certa formazione
Fai ascoltare lo stesso brano riprodotto su due terminali diversi a cento persone selezionate in maniera casuale tra la popolazione, non tutti saranno in grado di riconoscere quale sia il migliore (o il più costoso) dei due.
Poi più alzi l'asticella e le cose si assottigliano.
Il vino è il solito discorso da paraculi perchè è totalmente soggettivo.
Poi se parliamo di impianti da mezzomilione anche li, andiamo nel soggettivo, come piace a me.
Io ne ho tre di impianti e sono tutti e tre differenti e suonano tutti e tre in modo diverso. A parte quello australiano che oggettivamente è irraggiungibile gli altri si difendono bene ed è bello variarne l'ascolto.
Perchè mi piace alternare chessò una Lyra Atlas con una Clearaudio Goldfinger oppure ancora con la Koetsu Blue Lace Onyx??
Suonano diverse, tutte "giuste" ma diverse.
Infatti io nel profondo amo ancora il suono del CD, dove è solo giusto.
Il vinile è fatto per giocare e per vedere fin dove puoi arrivare tecnicamente
- gggz
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Giradischi
E quali sono, di grazia, gli elementi che io che sono ignorante in materia dovrei utilizzare per identificare quale suono sia migliore tra i due impianti?
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Lo avevo gia scritto brevemissimamente per audioanalfabeti:
Come possiamo valutare la resa sonora di un impianto?
Abbiamo parlato a grandi linee di come e cosa compone un sistema alta fedeltà, a questo punto è utile avere un'idea di come valutare la resa finale del tutto.
L'orecchio umano è in grado di distinguere facilmente a che tipo di strumento corrisponde un suono, vi faccio un esempio: se sentite suonare un violino in chiesa, o lo sentite suonare in una foresta, riconoscerete sempre e comunque che quel suono è il suono del violino, pur avendo caratteristiche sonore differenti. Questo è importante perchè ci fa capire che in fase di registrazione il tecnico del suono può far suonare in modo diverso uno stesso strumento ed è fondamentale che il nostro impianto non aggiunga o tolga nulla a qesta registrazione per far si che possiamo cogliere ogni sfumatura dell'ambiente di registrazione e del messaggio musicale voluto. Questo tipo di parametro è detto BILANCIAMENTO TONALE. Un impianto che ha un ottimo bilanciamento tonale non aggiunge ne toglie nulla a nessuna frequenza di tono, un contrabbasso sarà caldo e pieno se la registrazione lo è, oppure sarà esile e leggero sempre a seconda della stessa, ma mai verrà modificato dalla resa dei diffusori. E' bene considerare che, piuttosto che avere un diffusore che abbia una ampia gamma di frequenze (facevo l'esempio dei 20-20), è meglio possederne uno che sia ottimamente bilanciato sulle frequenze che riproduce. Un diffusore ottimo un diffusore può riprodurre in modo equilibrato le frequenze comprese fra 200 e 8000 Hz. Tuttavia può essere privo della vere basse frequenze e delle vere alte frequenze. Questo diffusore offrirà voci molto naturali, ma sarà incapace di riprodurre correttamente una grande orchestra. Al contrario ci può essere un diffusore capace di riprodurre energia sonora compresa fra 20 e 20.000 Hz, ma non in modo tale che tutte le frequenze comprese in questo range posseggano la stessa energia sonora. Sarà un diffusore dotato di grande estensione in frequenza, ma affetto da squilibri tonali. Suonerà troppo gonfio o sottile, nasale o aspro. E così via.
Parliamo ora di un'altro parametro importante, L'IMMAGINE SONORA (o la scena).
Quando facciamo riferimento alla scena sonora immaginate di poter "veder il suono". Un sistema ad alta fedeltà deve necessariamente essere in grado di farvi sentire un suono provenire da un punto del vostro palcoscenico virtuale in maniera precisa e equilibrata. Supponiamo di ascoltare un tiro jazz. Batteria contrabbatto e chitarra, dovreste dover sentire la batteria centralmente, con ogni singolo compotente della stessa (grancassa, rullante, piatti, ecc) in una posizione differente. Il basso riempie la stanza di note calde e gravi, ma con una loro dimensione e la chitarra, magari in posizione avanzata, è limpida e intelleggibile. Questo è un esempio di scena sonora.
Passiamo ai transienti. I transienti sono la capacità dinamica dell'impianto di restituire varazioni sonore a velocità elevata. Richiedono che il sistema abbia una buona dose di riserva di corrente e che i diffusori siano pilotati agilmente ma anche graniticamente. Pensiamo al valzer di mephisto di Listz, i cambiamenti repentini di dinamica, dal pianissimo al fortissimo con pieni orchestrali. Questo è un'ottimo esempio di transienti. L'impianto non si deve sedere, non ci devono essere variazioni del volume di ascolto ne deve comparire fatica di ascolto, o peggio distorsione.
Un parametro abbastanza simile, e che va a braccetto con i transienti, è la tenuta in potenza. Anche qui, come è facile inture, è importante che, ad alti volumi non si presenti distorisione ne melma acustica, che rende meno intelleggibile l'immagine sonora.
Quella che si può dire "presenza" è la capacità del sistema di restituire una forte sensazione di presenza di chi sta suonando o cantando davanti a noi. Se fino ad ora abbiamo avuto dei buoni risultato, chiudendo gli occhi, avremo l'illusione di avere il nostro trio nella stanza che sta suonando per noi. Tanto più è facile avvertire questo tanto più coinvolgente sarà la riproduzione.
La "profondità" è un di cui della scena sonora. E' molto importante da valutare perchè la profondità determina quanto l'immagine olografica finale sia realistica. Più abbiamo la sensazione di avere uno strumento avanzato e uno arretrato, maggiori "piani sonori" avremo a disposizione per ricostruire l'immagine stessa dell'evento. Questo vale soprattutto quando gli esecutori sono numerosi. E' importante considerare la profondità dalla linea dei diffusori fino al retro degli stessi e fin dentro la parete. Una scena sonora avanzata è tipica dei monitor da studio. La scena avanzata alcune volte può "sparare in faccia" una voce o lo strumento solista, creando una sensazione piacevole almeno iniziale ma poi alla lunga irrealistica e stancante.
Vorrei spingermi a darvi qualche consiglio su come valutare in maniera corretta questi parametri:
e' importante che utilizziate un disco che conoscete bene, possibilmente di musica acustica (se la musica è elettronica è difficile dire che tipo di suono dovrebbe avere uno strumento, mentre sicuramente un oboe o un clarinetto suonano sempre in un "certo" modo), l'ideale è conoscere come e dove è stato registrato in modo da stabilire se la scena che viene riprodotta è corretta e per sapere se gli strumenti utilizzati avevano delle caratteristiche particolari.
Come possiamo valutare la resa sonora di un impianto?
Abbiamo parlato a grandi linee di come e cosa compone un sistema alta fedeltà, a questo punto è utile avere un'idea di come valutare la resa finale del tutto.
L'orecchio umano è in grado di distinguere facilmente a che tipo di strumento corrisponde un suono, vi faccio un esempio: se sentite suonare un violino in chiesa, o lo sentite suonare in una foresta, riconoscerete sempre e comunque che quel suono è il suono del violino, pur avendo caratteristiche sonore differenti. Questo è importante perchè ci fa capire che in fase di registrazione il tecnico del suono può far suonare in modo diverso uno stesso strumento ed è fondamentale che il nostro impianto non aggiunga o tolga nulla a qesta registrazione per far si che possiamo cogliere ogni sfumatura dell'ambiente di registrazione e del messaggio musicale voluto. Questo tipo di parametro è detto BILANCIAMENTO TONALE. Un impianto che ha un ottimo bilanciamento tonale non aggiunge ne toglie nulla a nessuna frequenza di tono, un contrabbasso sarà caldo e pieno se la registrazione lo è, oppure sarà esile e leggero sempre a seconda della stessa, ma mai verrà modificato dalla resa dei diffusori. E' bene considerare che, piuttosto che avere un diffusore che abbia una ampia gamma di frequenze (facevo l'esempio dei 20-20), è meglio possederne uno che sia ottimamente bilanciato sulle frequenze che riproduce. Un diffusore ottimo un diffusore può riprodurre in modo equilibrato le frequenze comprese fra 200 e 8000 Hz. Tuttavia può essere privo della vere basse frequenze e delle vere alte frequenze. Questo diffusore offrirà voci molto naturali, ma sarà incapace di riprodurre correttamente una grande orchestra. Al contrario ci può essere un diffusore capace di riprodurre energia sonora compresa fra 20 e 20.000 Hz, ma non in modo tale che tutte le frequenze comprese in questo range posseggano la stessa energia sonora. Sarà un diffusore dotato di grande estensione in frequenza, ma affetto da squilibri tonali. Suonerà troppo gonfio o sottile, nasale o aspro. E così via.
Parliamo ora di un'altro parametro importante, L'IMMAGINE SONORA (o la scena).
Quando facciamo riferimento alla scena sonora immaginate di poter "veder il suono". Un sistema ad alta fedeltà deve necessariamente essere in grado di farvi sentire un suono provenire da un punto del vostro palcoscenico virtuale in maniera precisa e equilibrata. Supponiamo di ascoltare un tiro jazz. Batteria contrabbatto e chitarra, dovreste dover sentire la batteria centralmente, con ogni singolo compotente della stessa (grancassa, rullante, piatti, ecc) in una posizione differente. Il basso riempie la stanza di note calde e gravi, ma con una loro dimensione e la chitarra, magari in posizione avanzata, è limpida e intelleggibile. Questo è un esempio di scena sonora.
Passiamo ai transienti. I transienti sono la capacità dinamica dell'impianto di restituire varazioni sonore a velocità elevata. Richiedono che il sistema abbia una buona dose di riserva di corrente e che i diffusori siano pilotati agilmente ma anche graniticamente. Pensiamo al valzer di mephisto di Listz, i cambiamenti repentini di dinamica, dal pianissimo al fortissimo con pieni orchestrali. Questo è un'ottimo esempio di transienti. L'impianto non si deve sedere, non ci devono essere variazioni del volume di ascolto ne deve comparire fatica di ascolto, o peggio distorsione.
Un parametro abbastanza simile, e che va a braccetto con i transienti, è la tenuta in potenza. Anche qui, come è facile inture, è importante che, ad alti volumi non si presenti distorisione ne melma acustica, che rende meno intelleggibile l'immagine sonora.
Quella che si può dire "presenza" è la capacità del sistema di restituire una forte sensazione di presenza di chi sta suonando o cantando davanti a noi. Se fino ad ora abbiamo avuto dei buoni risultato, chiudendo gli occhi, avremo l'illusione di avere il nostro trio nella stanza che sta suonando per noi. Tanto più è facile avvertire questo tanto più coinvolgente sarà la riproduzione.
La "profondità" è un di cui della scena sonora. E' molto importante da valutare perchè la profondità determina quanto l'immagine olografica finale sia realistica. Più abbiamo la sensazione di avere uno strumento avanzato e uno arretrato, maggiori "piani sonori" avremo a disposizione per ricostruire l'immagine stessa dell'evento. Questo vale soprattutto quando gli esecutori sono numerosi. E' importante considerare la profondità dalla linea dei diffusori fino al retro degli stessi e fin dentro la parete. Una scena sonora avanzata è tipica dei monitor da studio. La scena avanzata alcune volte può "sparare in faccia" una voce o lo strumento solista, creando una sensazione piacevole almeno iniziale ma poi alla lunga irrealistica e stancante.
Vorrei spingermi a darvi qualche consiglio su come valutare in maniera corretta questi parametri:
e' importante che utilizziate un disco che conoscete bene, possibilmente di musica acustica (se la musica è elettronica è difficile dire che tipo di suono dovrebbe avere uno strumento, mentre sicuramente un oboe o un clarinetto suonano sempre in un "certo" modo), l'ideale è conoscere come e dove è stato registrato in modo da stabilire se la scena che viene riprodotta è corretta e per sapere se gli strumenti utilizzati avevano delle caratteristiche particolari.
- gggz
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Guarda, secondo me facciamo prima a rassegnarci a non essere d'accordo perché mi pare che non stiamo parlando la stessa lingua.
Fine OT da parte mia
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Giradischi
Fate una chat di gruppo fra voi debosciati audiofili e vedi chi se lo piglia.Audiowolf ha scritto: ↑lunedì 26 agosto 2024, 11:36 non c'entra una beneamata sega
Non è che stai bevendo un vino fatto in casa e cerchi di trovarci il brunello.
Con la musica riprodotta, hai un obiettivo da raggiungere (il senso della musica reale) con un mezzo artificiale.
Devi aver conoscenza della musica vera, dello strumento acustico e della composizione.
Oltre che aver ascoltato di tutto e di più di riprodotto con ogni tecnologia e con quasi tutte le elettroniche e i diffusori in commercio.
In Italia sarete quanti? 10? 15?
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Boh, pochi suppongo, ma non conosco quasi nessuno in italia percui rompo un po il cazzo in giro.
Inognicaso è in vendita nel negozio apposta
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Ti piacerebbe fosse una dentonata.
E invece.
Il dentone andrebbe nel post di apertura subito dopo averlo definito una "ghiotta occasione"
Una ghiotta occasione per buttare 20k.
E invece.
Il dentone andrebbe nel post di apertura subito dopo averlo definito una "ghiotta occasione"
Una ghiotta occasione per buttare 20k.
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Si, mi sono accorto dopo.
Nondimeno il discorso resta valido.
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Vabbè quello che c'è scritto nel pippone è più o meno tutto giusto, l'hai scritto tu o l'hai copia incollato? Perché a me rimane sempre qualche dubbio su cosa sia vero e su cosa millanti tanto per banfare e darti un tono
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Comunque ai livelli di audiofilia che ti portano a spendere sti cifroni non ci arrivano neanche i musicisti professionisti (neanche lontanamente). Forse ci arriva qualche direttore d'orchestra. La maggior parte di sti audiofili (soprattutto quelli coi vinili) secondo me sono principalmente ignoranti travestiti da intenditori perché hanno un sacco di soldi e gli piace darsi quel tono li.
Io ho studiato musica per tanti anni e ho monitor da studio professionali con cui scrivo e masterizzo musica e non sono così sicuro che certe differenze siano così palesi come afferma audiowolf. La roba che nomina coi vinili è pura masturbazione mentale. Ascoltare file in alta qualità su impianti della madonna invece imho ha un senso, e mi piacerebbe tanto provare. Anche se le cifre che si pagano per sti mostri tecnologici spesso non sono direttamente proporzionali alla qualità, la cosa che incide di più di tutte è il trattamento sonoro della stanza in cui andranno posizionati e la scelta precisa dell'impianto giusto per la stanza giusta. Riassumendo: un buon ingegnere del suono può farti suonare una stanza 10 volte meglio spendendo 10 volte in meno.
Io ho studiato musica per tanti anni e ho monitor da studio professionali con cui scrivo e masterizzo musica e non sono così sicuro che certe differenze siano così palesi come afferma audiowolf. La roba che nomina coi vinili è pura masturbazione mentale. Ascoltare file in alta qualità su impianti della madonna invece imho ha un senso, e mi piacerebbe tanto provare. Anche se le cifre che si pagano per sti mostri tecnologici spesso non sono direttamente proporzionali alla qualità, la cosa che incide di più di tutte è il trattamento sonoro della stanza in cui andranno posizionati e la scelta precisa dell'impianto giusto per la stanza giusta. Riassumendo: un buon ingegnere del suono può farti suonare una stanza 10 volte meglio spendendo 10 volte in meno.
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plot twist, solitamente anche il miglior file del mondo, suona "meglio" su un sistema analogico di un certo livello (giusto per essere preciso se parliamo di master analogici, cioè la musica registrata quando sapevano farla, ndr). Parliamo comunque di confronti impari poichè penso che con 50-80 mila si possa raggiungere il top del digitale, mentre con l'analogico si tranquillamente sui 200.
fammi sentire qualcosa
no quelli se ne fottono quasi tutti, e giustamente, visto che sentono roba ogni giorno che gliene frega?
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I test alla cieca sono la morte nel cuore per chi spende o spendeva soldi nell’alta fedeltà.
Meglio lasciar perdere e continuare a vivere nell’ignoranza.
Your father’s a child in a man’s body. He cares for nothing and everything at the same time. Noble in thought, weak in action.
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Giradischi
Secondo me entra in gioco anche l'eta' dell ascoltatore.
io a 56 anni non sento piu le stesse frequenze di mia figlia, a quindi avremmo un parere molto diverso su una coppia di diffusori o cuffie di una "certa"
sul giradischi da 80 mila o da 3 mila non mi pronuncio, non ne ho le competenze.
Di sicuro capirei la differenza tra un piano da 2000 euro o un gran coda da 150.000
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- Amon
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Ti racconto una storia, scenderò un pelo nei particolari ma spero comprenderai.Caffeina ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 19:01 Secondo me entra in gioco anche l'eta' dell ascoltatore.
io a 56 anni non sento piu le stesse frequenze di mia figlia, a quindi avremmo un parere molto diverso su una coppia di diffusori o cuffie di una "certa"
sul giradischi da 80 mila o da 3 mila non mi pronuncio, non ne ho le competenze.
Di sicuro capirei la differenza tra un piano da 2000 euro o un gran coda da 150.000
Metà anni 80. Un paio di casse B&W con finali nelle casse, 100w per il woofer, 100w mid range, 100 watt tweeter. Tanta tanta roba. Non dei monitor ma delle ottime casse di ascolto.
Pre ampli Nikko se ricordo bene. Lettore cd audio Revox, piastra Revox.
Ascoltavo veramente tanta tanta musica, ed avevo amici che ne ascoltavano almeno altrettanta su impianti di qualità simile.
Beh. Un giorno decidiamo di scegliere a testa il brano che abbiamo più ascoltato, e farlo riversare su audiocassetta ( coi controcazzi eh, ma sempre audiocassetta ) e poi fare una prova di ascolto al buio sul mio impianto. Ognuno si ascoltava il proprio brano preferito sul mio impianto, una volta da cassetta, una volta da cd, alla cieca, bisognava capire quale era la riproduzione da cassetta, quale da cd.
In sei ci abbiamo preso in due, io perché giocavo in casa e l’altro perché aveva tirato a caso. Quella è stata la volta in cui ho capito che il “suono da cd” è il “suono della teac” sono suggestioni perché sai esattamente cosa andrai ad ascoltare.
Inutile dire che da quel giorno ho smesso di spendere soldi in alta fedeltà
Your father’s a child in a man’s body. He cares for nothing and everything at the same time. Noble in thought, weak in action.
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Rileggendomi mi sento obbligato ad aggiungere che
A: avevo 18 anni
B: ad imbroccare quale fosse il cd e quale fosse la cassetta ho fatto una fatica boia.
A: avevo 18 anni
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Che guarda caso è esattamente quello che sostenevamo "per dentonare" io ed Hasky ad inizio thread!
Resto convinto che servano anni di esercizio per notare ed apprezzare le differenze, oltre a non essere garantito che sia un livello raggiungibile da chiunque. Anche riguardo il pianoforte citato da @Caffeina , sono abbastanza certo che se sentissi suonare quei pianoforti davanti a me (che sono una capra, ribadisco) non apprezzerei le differenze come farebbe invece lui.
Resto convinto che servano anni di esercizio per notare ed apprezzare le differenze, oltre a non essere garantito che sia un livello raggiungibile da chiunque. Anche riguardo il pianoforte citato da @Caffeina , sono abbastanza certo che se sentissi suonare quei pianoforti davanti a me (che sono una capra, ribadisco) non apprezzerei le differenze come farebbe invece lui.
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A be, certo, la tua statisticamente rilevante esperienza con delle fantastiche bievvu anni 80 attive e un pre nikko (?) fa sicuramente giurisprudenzaAmon ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:00 Ti racconto una storia, scenderò un pelo nei particolari ma spero comprenderai.
Metà anni 80. Un paio di casse B&W con finali nelle casse, 100w per il woofer, 100w mid range, 100 watt tweeter. Tanta tanta roba. Non dei monitor ma delle ottime casse di ascolto.
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Ascoltavo veramente tanta tanta musica, ed avevo amici che ne ascoltavano almeno altrettanta su impianti di qualità simile.
Beh. Un giorno decidiamo di scegliere a testa il brano che abbiamo più ascoltato, e farlo riversare su audiocassetta ( coi controcazzi eh, ma sempre audiocassetta ) e poi fare una prova di ascolto al buio sul mio impianto. Ognuno si ascoltava il proprio brano preferito sul mio impianto, una volta da cassetta, una volta da cd, alla cieca, bisognava capire quale era la riproduzione da cassetta, quale da cd.
In sei ci abbiamo preso in due, io perché giocavo in casa e l’altro perché aveva tirato a caso. Quella è stata la volta in cui ho capito che il “suono da cd” è il “suono della teac” sono suggestioni perché sai esattamente cosa andrai ad ascoltare.
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Ho raccontato un esperienza personale e le conclusioni a cui sono giunto, niente di più, niente di meno.
Per il resto ognuno è libero di fare i propri esperimenti e giungere alle proprie conclusioni in completa autonomia.
Sei pregato di leggere quanto ho scritto senza dargli significati che non siano stati esplicitati nel testo stesso che possano portarti a scassarmi la minchia inutilmente come hai appena fatto, grazie
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Sono passati tipo 35 anni, ma ci ho comunque preso, Nikko era la marca giusta, il fatto che tu non la conosca non ha un impatto significativo sulla qualità del prodotto.
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Adesso mi quoti dove do dell’ignorante o te ne vai a fare in culo senza passare dal via però’.
Ripeto in forma diversa lo stesso concetto espresso precedentemente, non dare significati che non sono espliciti a quanto ho scritto, se lo fai è un problema tuo. Ripeto, ho riportato la mia esperienza e le mie conclusioni senza parlare della qualità del mio udito o la mia esperienza. Ho risposto a caffeina perchè nel post che ha scritto parlava di età, per portargli un esempio dove l’età non c’entrava nulla.
Non per confutare le tue convinzioni, la tua competenza o ferire il tuo ego, mettitelo in testa.
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Ah non so vedi te, mi son sempre definito audiofilo ed inoltre sostengo che i test in cieco siano una cagata fotonica (e lo sono)
Indipercui?
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Giradischi
Faccio quello che la spiega anche se non richiesto:
Per le persone di cui sopra (ancora una volta, nessuno sta parlando di te) questo tipo di test è la morte nel cuore in quanto gli fa realizzare di aver avuto tanta spesa e poca resa.
Per tali persone è meglio non fare questo tipo di test e rimanere nella loro convinzione (ignorante) che basti spendere una vagonata di soldi per diventare automaticamente capaci di apprezzare tali strumenti.
Nessuno ti ha dato dell'ignorante. Non capisco perché pensi che ogni volta che si parla di audio le persone abbiano intenzione di attaccarti.
Significa che esistono persone che spendono vagonate di soldi per ricercare l'alta fedeltà e che messe davanti ad un test alla cieca non sono in grado di passarlo. È il tuo caso? No.
Per le persone di cui sopra (ancora una volta, nessuno sta parlando di te) questo tipo di test è la morte nel cuore in quanto gli fa realizzare di aver avuto tanta spesa e poca resa.
Per tali persone è meglio non fare questo tipo di test e rimanere nella loro convinzione (ignorante) che basti spendere una vagonata di soldi per diventare automaticamente capaci di apprezzare tali strumenti.
Nessuno ti ha dato dell'ignorante. Non capisco perché pensi che ogni volta che si parla di audio le persone abbiano intenzione di attaccarti.
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Gia come è posta la domanda presuppone che il "test alla cieca" sia di una qualche utilità
Cosa che non è
Anzi il più delle volte è deleterio.
E' proprio il concetto di base che volete passare che è errato, quindi non persevereare è meglio
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Nah, non presuppone proprio niente, anzi si sta affermando l'esatto opposto: che è meglio non si facciano.
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