Nasco cestista, praticato per circa quindici anni. Trasferito in quel di Mordor ho praticato mi pare per quattro anni l'allora emergente arrampicata sportiva. Ho sempre corricchiato, ma ora sono sei anni che lo faccio con costanza ed una parvenza di programmazione. L'anno scorso ho avuto un attacco di nostalgia e mi sono iscritto in una palestra di arrampicata di fianco all'ufficio dove vado talvolta in pausa pranzo, ma niente di serio
I motivi sono un po' i classici:
- pallacanestro: cominciato perché obbligato dai genitori (volevo fare calcio ovviamente), proseguito perché è uno sport bellissimo, mollato perché troppo impegnativo in termini di tempo (cinque allenamenti da due ore a settimana più la partita al weekend) e mi ero convinto che fosse quello il motivo per cui non frequentassi i miei coetanei. Long story short dopo aver smesso ho continuato a non frequentarli. Nel corso degli anni ho fatto altri due anni spot, di cui uno a Mordor dove ho scoperto che l'essere 187cm tornava utile unicamente nella mia regione d'origine (qua ero il quarto più basso).
- arrampicata sportiva: appena trasferito ho fatto qualche corso sfruttando il CUS e l'entusiasmo della città nuova. Mi ha permesso di conoscere tantissime persone, un ambiente spettacolare, l'unico punto a sfavore è che io sono la persona più negata di questo mondo. Ah, però ora soffro molto meno di vertigini. Interrotto un po' per i costi (ero ancora uno studente fuori sede senza soldi), un po' perché il mio livello non è mai salito ed un po' perché il gruppo si è sfaldato.
- corsa: come scritto in precedenza ho sempre avuto periodi in cui correvo, ma mai con costanza. A fine estate '18 ho sfiorato (forse più corretto dire "sforato") i cento kg. Ho cominciato dunque a correre seguendo dei piani strutturati ed è tutt'ora lo sport che mi fa stare meglio: corro da solo, quando voglio, per quanto tempo voglio, non ho limiti di orari, non dipendo dagli altri, costa relativamente poco, ma soprattutto mi fa stare bene.
