Gatsu ha scritto: ↑martedì 10 dicembre 2024, 15:53
se si vuole ragionare seriamente su certe tematiche si dovrebbe cominciare a togliere sti termini che servono solo a polarizzare
Se una donna viene uccisa durante una rapina, investita sulle strisce, durante una rissa tra ubriachi/e fuori da un bar, non è femminicidio. È un banale omicidio, più o meno cruento, più o meno barbarico, ma pur sempre di omicidio trattasi.
Si disegna un certo tipo di schema e diviene quindi femminicidio, quando il movente, il motivo che muove la mano dell'assassino è un senso di netta superiorità in quanto l'uomo che uccide la donna si sente in diritto di possedere la vita della vittima, e quindi deciderne anche la fine, in quanto uomo e proprietario della suddetta donna.
Non è un omicidio passionale, come ti piacerebbe definirlo, non c'è alcuna passione è una questione di proprietà: sei mia quindi io decido se tu vivi e se tu muori. E se non sei mia allora non sarai di nessuno, nemmeno tua.
E questo è possibile, perché viviamo in un sistema, in una società, fortemente maschilista e machista, che insiste sistematicamente a proporci dei modelli affettivi malsani.
Chi è il patriarca? Il papa e lo stato e chi ti ha cresciuto illudendoti che tu sia in diritto di credere di poter decidere del mio utero, stabilire che se non prolifico o non mi interessa di farlo, sono meno donna, che devo occuparmi del mio uomo e della famiglia e ringraziare se il mio compagno "mi aiuta", che stabilisce che io posso lavorare, ma comunque devo tornare a casa, ritirare i panni, preparare la lavatrice, occuparmi dei figli, preparare la cena, organizzare la spesa, organizzare il tempo e le giornate di tutti ed essere sorridente, accogliente, puttana in privato ma santa in pubblico. Devo essere bella, ma non troppo altrimenti gli altri mi guardano e allora sono zoccola. Ma questo non vale per te, perché se hai il cazzo sei cacciatore, tu puoi, io no.
Che se ho il ciclo e mi lamento, allora faccio scene, del resto tutte le donne hanno il mestruo e mica si lamentano tutte, se tu penemunito hai la febbre a 37,2 però devo chiamare il prete, ma è normale, la vostra soglia del dolore è più bassa. Sai cos'altro è patriarcato? È sentirsi dire "Tutte le donne che sono diventate madri ce la fanno, perché ti lagni tanto? Mia madre ne ha tirati su 4 da sola e non è morto nessuno." E via di donne che soffrono di depressione post partum, o che fanno gesti disperati mentre sono in preda alla disperazione. Ma quando era il momento nessuno che si sia degnato di dirle "vai a dormire che ne hai bisogno, lo guardo io il bambino."
Non esiste il patriarcato? Davvero? Passa una settimana con me, che vivo da sola con un ragazzino di 15 anni e un'altra donna.
Vuoi provare il brivido di sentirti trattare da imbecille perché tanto siamo due donne, cosa vuoi che ne capiamo?!