Il Castello

olecranotignoso ha scritto: ↑mercoledì 3 luglio 2024, 20:47 perdona la mia totale ignoranza, ma nelle piccole procure a nord non accade lo stesso? tipo chesso` a Ivrea o a boh Portogruaro (sogno da una vita di andare a farmi un giro a Portogruaro.)

Immagino di sì, non ho esperienza diretta di piccole procure settentrionali però, sono stato solo in due molto grandi. Quel che posso dire, per la mia esperienza e per come ne ho sentito parlare da altri, è che in province difficili i rapporti sono più stretti (il che non sempre è un bene eh, per la giustizia astrattamente intesa) ed il grosso delle province difficili è al sud. Anche, in territori ad alta concentrazione mafiosa dove le fdo fanno una vita di merda e dove è molto facile che ti diano fuoco alla macchina se cominci a lavorare troppo bene, si tende a lasciare la briglia più sciolta, cosa che nei territori più o meno "pacificati" non succede.

Antottt ha scritto: ↑mercoledì 3 luglio 2024, 21:01 Al contrario, se sei testimone o persona informata sui fatti, rischi molto a non parlare con la polizia (o con il pm) o a tacere, o a raccontare minchiate, perché esistono vari reati (false informazioni, falsa testimonianza, intralcio alla giustizia, favoreggiamento...).
Allo stesso modo, se da persona informata sui fatti ti presenti con un avvocato in caserma (a cui in quella veste non hai diritto e che non deve partecipare all'atto) fai pensare mooolto male al poliziotto/cc/gdf che ti deve sentire, e rischi concretamente che le indagini si concentrino su di te, perché l'investigatore potrebbe essere tenuto a dire: ah beh se viene con l'avvocato questo ha la coscienza sporca. Insomma, mossa sbagliata

ecco, qui mi pare estremamente diverso da quel che si vede su sti canali ammerigani.

tipo, dici che in veste di testimone non hai diritto a un avvocato, e non puoi nemmeno rifiutarti di rispondere. però chessò, magari tu non hai nessun tipo di ruolo nell'indagine (esempio: una rissa), ma per spiegare perché eri lì dovresti confessare un altro reato ("è dove di solito vendo eroina il weekend lulz!") oppure mentire. quindi come ne esci

Nobsyde ha scritto: ↑mercoledì 3 luglio 2024, 21:13
ecco, qui mi pare estremamente diverso da quel che si vede su sti canali ammerigani.

tipo, dici che in veste di testimone non hai diritto a un avvocato, e non puoi nemmeno rifiutarti di rispondere. perché chessò, magari tu non hai nessun tipo di ruolo nell'indagine (esempio: una rissa), ma per spiegare perché eri lì dovresti confessare un altro reato ("è dove di solito vendo eroina il weekend lulz!") oppure mentire. quindi come ne esci

"vendi eroina?"

"si, ma niente di serio"

Il codice di procedura penale contiene complessi sistemi di specchi e leve sui procedimenti connessi e collegati in maniera di assicurarsi che a chi testimonia in un procedimento connesso ad altro reato di cui potrebbe risultare colpevole siano date le garanzie dell'indagato solo per la frazione di responsabilità che lo riguarda. È noioso, vi risparmio i dettagli.

Certo, nella pratica questo discrimine non è sempre facile da fare. Nel caso dello spacciatore di eroina che fai tu, per esempio, la scelta è tra confessare uno spaccio (che forse non sarà mai provato) o farsi condannare per falsa testimonianza. Come dire, spiaze. Un mio vecchio superiore direbbe "chi per sti mari va, sti pesci piglia"

non mi hai convinto.

mi limiterò a dire "non ricordo"

Antottt ha scritto: ↑mercoledì 3 luglio 2024, 21:01 Allo stesso modo, se da persona informata sui fatti ti presenti con un avvocato in caserma (a cui in quella veste non hai diritto e che non deve partecipare all'atto) fai pensare mooolto male al poliziotto/cc/gdf che ti deve sentire, e rischi concretamente che le indagini si concentrino su di te

A me ha fatto veramente impressione l'interrogatorio a Dalfino sul delitto Uva.



L'aggressività dell'interrogatorio mi caco in mano io per lui.

vabbè è pieno di PM che sono completamente pazzi



la mia procura preferita rimane quella di Trani, decisamente una spanna sopra le altre
la vostra?

MA DELL'ULTIMA PUNTATA DI UN GIORNO IN PRETURA? io sono morta dal ridere, la storia della mantide della brianza vi prego ditemi che l'avete vista

Le confidenze dell’estetista, di N. Zuliani e un poliziotto
Commedia, 100 min.

Matteo, piccolo e bruttino, è figlio di una famiglia umile del sud Italia che s’è guadagnata un posto al sole con la terra.
È ingenuo, ignorante, ma di buon cuore. Ha sposato la fidanzata storica e ci ha fatto due bambini.

Un giorno conosce Giovanna.

Lei è una influencer con la passione dei soldi altrui.
È giovane, curata, sa fare conversazione, sa adulare.


Matteo è il pollo perfetto.

Pieno di soldi, ingenuo, bruttino e senza carisma, che non si è mai potuto permettere donne come Giovanna.
Lei lo seduce con uno schiocco di dita.
Lui perde la testa.

Molla la famiglia, i figli, trascura il lavoro, spende e spande per mantenere i capricci di Giovanna, tanto da arrivare a intestarle una macchina.

Lei fa la bella vita, lo tradisce sistematicamente e intanto prende la laurea in legge.
A quel punto Matteo non serve più. Può andarsene dal paesino e avere di meglio.
Magari al nord, dove i soldi non puzzano di sudore.


Lo lascia.


Lui impazzisce per il dolore, mentre realizza che s’è bruciato la vita per niente.
La tarma di messaggi, l’aspetta sotto casa, poi capisce di essere stato fregato.

Le richiede i soldi e la macchina e cerca prove dei suoi tradimenti per portarla in tribunale.


A quel punto, Giovanna incarica la sua estetista di andare a raccontare cazzate ai poliziotti e testare il terreno.
Così, se c’è qualche problema, a finire nei guai è l’estetista e Giovanna potrà sempre negare ogni cosa.

Invece va tutto bene.
L’estetista riferisce che i poliziotti le credono. Non serve nessuna prova.


Giovanna allora si presenta e c’ha “due bocce leggendarie”, è “una femmina sontuosa” che “si muove come un ghepardo”. Inoltre indossa “occhiali da pornodiva”. I poliziotti non verificano un cazzo, non indagano un cazzo, leccano il pavimento e scodinzolano con la coda anteriore.

Una donna sovrappeso entra nella stazione di polizia dicendo di essere stata molestata.
Il poliziotto la guarda: «A te t’ha molestata la Ferrero» dice e tutti ridono, guardando alla finestra Giovanna che se ne va.

Convocano Matteo, fanno un paio di intimidazioni con retrogusto di abuso di potere.

Matteo è terrorizzato.

Sta attraversando un momento spaventoso della sua vita, tanto che ha dovuto dare in pegno il Rolex vero e portarne uno falso, così che nessuno se ne accorga.
Ma che deve fare? La polizia, approfittando della sua ingenuità e ignoranza, ha abusato del proprio potere intimidendolo per ore, senza uno straccio di accusa o incarico di prefetto.
Se ne torna con la coda tra le gambe, il portafogli vuoto.

Chiusura, vediamo finalmente Giovanna, in topless su un Rivamare, che prende il sole bevendo un cocktail.



TERZO ATTO

È una bella giornata di sole, il cancello della villa si apre.
Due uomini in occhiali da sole, cortesi, accompagnano Matteo all’interno.
L’androne è fresco, ci sono due bambini che si rincorrono, una anziana che gli grida dietro qualcosa.

Una donna sulla quarantina scende le scale e sorride: «Lei è Matteo, vero? Mio marito l’aspetta di sopra.»

I due uomini accompagnano Matteo in un vecchio studio in piuma d’ebano, e grandi finestre incorniciate da kenzie che danno sul mare.
Dietro la scrivania c’è un cinquantenne asciutto e con occhi acuti. Gli indica la sedia, poi si rivolge ai due uomini: «Portategli un bicchiere d’acqua.»
Appena ha in mano il bicchiere, Matteo scoppia in lacrime.

L’uomo dietro la scrivania aspetta, studiando con attenzione la persona che ha davanti.


«Don Peppino» singhiozza Matteo «Sono qui per raccontarle una grave ingiustizia.»
«E io sono qui per rimediare» dice don Peppino.

Risacca del mare.
Buio.

E' lui!

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:01 scodinzolano con la coda anteriore.

A wild Nebo appears!

che entrata signori...

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:01 Le confidenze dell’estetista, di N. Zuliani e un poliziotto
Commedia, 100 min.

Questa l'osso.
All'interno aggiungiamo elementi di disturbo, tipo...

PLOT TWIST: Il racconto viene letto da un giornalista pubblicista, autore televisivo e sceneggiatore.

SECONDO ATTO
Il giornalista manda screenshot e virgolettati alla redazione del giornale locale e a qualche agenzia di stampa per vedere se interessa.
Quei virgolettati, letti ad alta voce, fanno UN FIGURONE. Viene chiesta con urgenza una conferenza stampa.

Domande che farebbe il giornalista in CS:
- Comandante, quando definisce una vittima di molestie “fregna stratosferica” lo fa a titolo personale o è una definizione tecnica?
- Quante altre volte, in caso di stupro o femminicidio, le vittime sono state definite da lei o dai suoi uomini “femmine sontuose”?
- Le dimensioni delle mammelle delle vittime di molestie sono utili alle indagini? Contribuiscono in qualche modo a dare priorità? Prenda le bocce della mia collega: se fosse stuprata, che priorità avrebbe trovare il suo colpevole? E le bocce di quell’altra signora?
- In che senso, Giovanna “qui non ci voleva venire”? È stata costretta a fare una deposizione? Da chi? Ha rilasciato dichiarazioni diffamatorie sotto coercizione nei confronti di qualcuno? Chi?
- Ci può fornire una descrizione degli “occhiali da pornodiva”? Indossarli può velocizzare l’identificazione del colpevole?

Dopodiché il giornalista si scapicolla dal consigliere provinciale affinché se ne vada in carcere a trovare tutti quelli precedentemente arrestati per molestie.
Domanda se per caso hanno qualche descrizione di metodi “un po’ estrosi” con cui gli sono state estorte confessioni e dichiarazioni.

Tutti dicono di sì.
E qui parte il casino vero, che porterà alle dimissioni del comandante nell'indifferenza generale, perché a noi interessa Matteo.

Nebo, cosa stai scrivendo ora?

A nome mio a metà luglio esce un romanzo poliziottesco
A nome di una pletora di ricchi testedimerda, un film e una serie TV che tanto non andranno mai in produzione, o almeno spero

@Nebo ma ciao

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:55 A nome mio a metà luglio esce un romanzo poliziottesco

Sei il famoso Jo Ne(s)bø?

Scherzi a parte, dicci che dobbiamo cercare. E, cosa fondamentale, esce anche in ebook?

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:55 A nome mio a metà luglio esce un romanzo poliziottesco
A nome di una pletora di ricchi testedimerda, un film e una serie TV che tanto non andranno mai in produzione, o almeno spero

Hai già i miei soldi.
Anche se aspetto con impazienza quel certo famoso romanzo su quel certo famoso personaggio storico.

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:01
Risacca del mare.
Buio.

Troppo onore, non me lo merito

Peraltro bello questo cambio di prospettiva, anche molto realistico

Antottt ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 12:39 Giovanna allora si presenta e c’ha “due bocce leggendarie”, è “una femmina sontuosa” che “si muove come un ghepardo”. Inoltre indossa “occhiali da pornodiva”. I poliziotti non verificano un cazzo, non indagano un cazzo, leccano il pavimento e scodinzolano con la coda anteriore.

Una donna sovrappeso entra nella stazione di polizia dicendo di essere stata molestata.
Il poliziotto la guarda: «A te t’ha molestata la Ferrero» dice e tutti ridono, guardando alla finestra Giovanna che se ne va.

Mi sono sbagliato, volevo quotare Nebo ma sono rimbambito.

Entrate così a gamba tesa nemmeno il miglior Materazzi ai tempi d'oro.

He's back

Prevedo ci sarà da divertirsi sui temi del femminicidio e del woke.

Nebo ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 9:55 A nome mio a metà luglio esce un romanzo poliziottesco
A nome di una pletora di ricchi testedimerda, un film e una serie TV che tanto non andranno mai in produzione, o almeno spero

Io nel caso se ancora vivo son disponibile come comparsa o caratterista bizzarro coi capelli lunghi ormai grigi.

Lord Phobos ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2024, 14:50 Io nel caso se ancora vivo son disponibile come comparsa o caratterista bizzarro coi capelli lunghi ormai grigi.

Stai a Milano e hai fatto teatro. Fatti un book e cerca un agente. Ti posso anche consigliare due o tre indirizzi

Sta buono va là, che sta già ripartendo col Karaoke

@Nebo , sei il signore che scrisse quell'articolo ironico su quella pornostar pestata dal compagno, generando tutto quel casino con una su YouTube?

SpongeBob ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 8:43 @Nebo , sei il signore che scrisse quell'articolo ironico su quella pornostar pestata dal compagno, generando tutto quel casino con una su YouTube?

Anche, sì

È lei il padre dell'appuntato ****?
No.

È lei il signor ****?
Sono il capitano **** e comando la compagnia di ****, possiamo entrare?
Le dispiacerebbe se ci sediamo?
No. No no no. Non funziona.

Sediamoci, se non vi dispiace.
Convinto e determinato, tu sei quello con gli alamari lunghi che sa sempre cosa bisogna fare, anche quando non lo sai.

Come la comincio questa? Come fanno gli ufficiali dell'esercito americano nei film quando si presentano nelle villette con la bandiera a stelle e strisce fuori e il giardino ben tagliato? Devo comunicarvi... mi è stato dato il compito di... dio, che schifo. Sembro una relazione di servizio scritta male. "In data tot presso questo comando comunicavasi l'asportazione di quadrambe le ruote", sono a quel livello lì.

Devo purtroppo dirvi... purtroppo? Ma purtroppo cosa, ciao mamma, ciao babbo, vengo a dirvi che è la fine del mondo, ecco, questa è la bomba, la appoggio qui, solo pochi secondi e mando a puttane la vostra vita per sempre, ecco che accendo la miccia, Bam.

Purtroppo sono qui per comunicarvi che...

"Signor Capitano...?"
Ah, siamo fermi.
"Siamo arrivati?"

Entro in questo ordinatissimo salotto del profondo sud, pulito a specchio, l'intonaco perfetto, la cornice superiore bianca sui muri gialli, i mobili classici di quell'elegante un po' scontato che qua al meridione è sintomo di un lavoro pubblico e posto fisso, c'è il focolare acceso e una lettera 35 su una scrivania, bella come quella che ho comprato alla mia fidanzata per un suo compleanno, la voleva perché era come quella che aveva sua mamma, e chissà come è qua tutti hanno un milione di libri di cucina in casa?

C'è una bella foto di lui in grande uniforme sul tavolo.

Poi sento me stesso che dice, con voce bassa e accorata, piuttosto professionale si direbbe:
"Ho l'ingrato compito di comunicarvi..."
La mamma caccia un urlo, a me si rompe qualcosa dentro e niente, la abbraccio stretta e mi metto a piangere. Che coglione, non ho nemmeno finito la frase, il resto di quello che dovevo dire è finito coperto dagli strilli dei parenti.
Ma tanto lei già lo sa. Tanto non serve. Ormai non serve più nulla. Ti abbraccio come se fossi la mamma mia.

ti e` capitato spesso?
a me tante volte, ma e` una cosa a cui non ci si fa mai l'abitudine...

Non so quante cose più brutte di questa mi potrebbero venire in mente.

olecranotignoso ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 22:39 ti e` capitato spesso?
a me tante volte, ma e` una cosa a cui non ci si fa mai l'abitudine...

Un paio di volte
Un paio di volte di troppo
È la cosa più difficile da fare, e quella fu particolarmente brutta
Poi con la famiglia siamo diventati amici e praticamente gli ho fatto da consulente a gratis, ma è stato un mezzo miracolo, avevano tutte le ragioni di volerci male
Quella volta non ho dormito per una settimana

Supernaut ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 0:22 Non so quante cose più brutte di questa mi potrebbero venire in mente.

Da padre, nessuna.

Antottt ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 10:25

Un paio di volte
Un paio di volte di troppo
È la cosa più difficile da fare, e quella fu particolarmente brutta
Poi con la famiglia siamo diventati amici e praticamente gli ho fatto da consulente a gratis, ma è stato un mezzo miracolo, avevano tutte le ragioni di volerci male
Quella volta non ho dormito per una settimana

Comunque capitano dei carabinieri è tanta roba !

e io che pensavo che congedarsi da sergente della folgore era gia tanta roba
e cmq mi congedai da caporale, anche perchè gli ultimi due mesi ne combinai di ogni beccandomi pure un mese di R e mi andò anche bene per quello che feci

Caffeina ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 10:30 Da padre, nessuna.

Non mi riferisco al ricevere la notizia, ma al doverla dare. Al dover essere il latore del dolore incolmabile altrui.

Supernaut ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 11:03 Non mi riferisco al ricevere la notizia, ma al doverla dare. Al dover essere il latore del dolore incolmabile altrui.

AH!
sorry, brutta roba cmq