Serio: mio malgrado. (lungo)
Inviato: mercoledì 19 giugno 2024, 16:33
Faccio un'eccezione e scrivo, mio malgrado, una cosa seria.
Premessa:
Come ho accennato da qualche parte, mia madre dal 2012 circa in poi ha avuto problemi di una malattia autoimmune (sintomi molto simili a quelli di LP) diagnosticata con vergognoso ritardo, la quale, l'ha portata nel 2015 ad un triplice focolaio emorragico contemporaneo.
L'esito è stato devastante.
Una persona di una intelligenza e di un umorismo unici, la persona più intelligente che abbia mai conosciuto con la quale ci si capiva con uno sguardo, diventata da un giorno all'altro un involucro con problemi cognitivi importanti, e problemi fisici devastanti. Le era rimasto intonso solo l'appetito. (che culo!)
Questa Odissea, soprattutto per lei, è durata quasi 10 anni, con badanti, sistemi e strumenti meccanici assistenziali, visite continue, esami continui, molti dei quali domiciliari.
In questi dieci anni ho smesso di fare quel poco che facevo perchè potevo permettermelo, ed ho assunto la funzione di supervisore maniacale (e come avrete capito, sono un discreto cagacazzi quando lo desidero )
In tutto questo tempo mi sono interfacciato con medici di ogni specializzazione, assistenti sociali ed operatori sanitar di ogni genere, molti dei quali volontari.
Gli operatori ed i volontari sono persone veramente speciali, i medici a volte sì ed altre sono solo delle merde incompetenti, però hai modo di farti un'idea e capire anche dinamiche che prima non consideravi nemmeno.
Insomma, io non so bene quale sia stato il click che mi è partito nella mente, ma mi sono sentito talmente in debito con certe categorie, che mi sono proposto per un qualsiasi tipo di volontariato.
L'assistente sociale di mia mamma, che tra l'altro è una mia carissima amica, conoscendomi ha detto: "coglione come sei, eviterei volontariato in ambulanze ecc., però forse ho la soluzione giusta per te"
Un giorno mia chiama e mi dice: "visto che hai una casa grande, col giardino ed i cani, ti andrebbe di fare da supporto ad un ragazzo autistico di 15 anni?"
Io ho risposto: "credo di sì, ma devi dirmelo tu, io non sono qualificato e non l'ho mai fatto prima (se escludiamo quel cinghiale demmerda di mia suocera)"
E lei: "secondo me sì, ma non ti preoccupare, i primi 2-3 incontri ci sono io, e comunque sarebbero solo 1-2 pomeriggi la settimana"
Io: ok
Prima di venire con lui mi racconta la storia familiare di questo ragazzo (starò molto vago perchè sono datii privatissimi):
- il padre è un funzionario delle forze dell'ordine
- la madre non di origine italiana, ha un'attività estetica in provincia
- ha un fratello più piccolo
- i genitori hanno deciso di separarsi 2 anni fa
Per farla breve, si presenta qui col ragazzino, magro ma alto tipo 1.90 (2 fuz, in pratica), ed inzialmente silente.
Sempre con lo smartphone in mano e le cuffiette, fisse.
Ci presentiamo, si leva le cuffiette e mi osserva di brutto, del tipo "capitano picard, stiamo avviando la scansione!"
Gli chiedo se vuole bere qualcosa, tipo un succo, una coca o il cazzo che avevo.
Sulla coca cola mi accenna un consenso, ed io provvedo.
Poi arriva il cane e s'illumina d'immenso.
Cominciano a giocare in giardino, ed accenna sorrisi alternati ad interesse su tutto quello che lo circonda e...comincia a parlarmi e farmi miliardi di domande!
L'assistente sociale mi guarda esterefatta e mi dice che era da un pò che non lo vedeva così entusiasta.
Poi, siccome di fronte a casa mia passa la linea ferroviara milano roma, mi dice di essere un grande appassionato di treni e mi dice: "ti dispiace se mi siedo qui a guardare i treni?"
"Ma certo che no!"
Dopo una ventina di minuti di rottura di maroni di treni , mi chiede se ho il wifi perchè fa fatica a connettersi, quindi, lo invito qui giù in tavernetta e gli dò le password: era raggiante, perchè a casa sua non gliele davano, perchè avevano paura che si rincoglionisse col telefono. (considerate che qui lo ha usato pochissimo, era sempre col cane o con i treni)
Mentre siamo sotto che colleghiamo il wifi, mi accorgo che le sue cuffiette erano consunte e desuete, e mi offro di comprargliene un paio nuove. Andiamo su amazon e gli faccio scegliere quelle che preferiva. Prese!
Dopo due giorni avviso l'assitente sociale che erano arrivate, e lei mi risponde: "meno male, mi chiama continuamente per avere aggiornamenti! "
Quando è tornato abbiamo configurato le cuffiette e mi ha abbracciato in un modo che mi ha creato qualche imbarazzo: mi è andata una bruschetta nell'occhio.
Questo succedeva circa un anno fa, da quel giorno io e "Giuseppe" (lo chiameremo così per qustione di privacy), ci vediamo 1-2 pomeriggi la settimana, e non abbiamo più bisogno di supervisione. (tranne quella dei cani)
L'assistente sociale, per mettermi a mio agio, ultimamente mi ha detto: "è incredibile quello che sei riuscito a fare, quando è insieme a te sembri tu quello autistico!"
Simpatia portami via!
(ma prima o poi la trombo, è scritto nel destino )
Premessa:
Come ho accennato da qualche parte, mia madre dal 2012 circa in poi ha avuto problemi di una malattia autoimmune (sintomi molto simili a quelli di LP) diagnosticata con vergognoso ritardo, la quale, l'ha portata nel 2015 ad un triplice focolaio emorragico contemporaneo.
L'esito è stato devastante.
Una persona di una intelligenza e di un umorismo unici, la persona più intelligente che abbia mai conosciuto con la quale ci si capiva con uno sguardo, diventata da un giorno all'altro un involucro con problemi cognitivi importanti, e problemi fisici devastanti. Le era rimasto intonso solo l'appetito. (che culo!)
Questa Odissea, soprattutto per lei, è durata quasi 10 anni, con badanti, sistemi e strumenti meccanici assistenziali, visite continue, esami continui, molti dei quali domiciliari.
In questi dieci anni ho smesso di fare quel poco che facevo perchè potevo permettermelo, ed ho assunto la funzione di supervisore maniacale (e come avrete capito, sono un discreto cagacazzi quando lo desidero )
In tutto questo tempo mi sono interfacciato con medici di ogni specializzazione, assistenti sociali ed operatori sanitar di ogni genere, molti dei quali volontari.
Gli operatori ed i volontari sono persone veramente speciali, i medici a volte sì ed altre sono solo delle merde incompetenti, però hai modo di farti un'idea e capire anche dinamiche che prima non consideravi nemmeno.
Insomma, io non so bene quale sia stato il click che mi è partito nella mente, ma mi sono sentito talmente in debito con certe categorie, che mi sono proposto per un qualsiasi tipo di volontariato.
L'assistente sociale di mia mamma, che tra l'altro è una mia carissima amica, conoscendomi ha detto: "coglione come sei, eviterei volontariato in ambulanze ecc., però forse ho la soluzione giusta per te"
Un giorno mia chiama e mi dice: "visto che hai una casa grande, col giardino ed i cani, ti andrebbe di fare da supporto ad un ragazzo autistico di 15 anni?"
Io ho risposto: "credo di sì, ma devi dirmelo tu, io non sono qualificato e non l'ho mai fatto prima (se escludiamo quel cinghiale demmerda di mia suocera)"
E lei: "secondo me sì, ma non ti preoccupare, i primi 2-3 incontri ci sono io, e comunque sarebbero solo 1-2 pomeriggi la settimana"
Io: ok
Prima di venire con lui mi racconta la storia familiare di questo ragazzo (starò molto vago perchè sono datii privatissimi):
- il padre è un funzionario delle forze dell'ordine
- la madre non di origine italiana, ha un'attività estetica in provincia
- ha un fratello più piccolo
- i genitori hanno deciso di separarsi 2 anni fa
Per farla breve, si presenta qui col ragazzino, magro ma alto tipo 1.90 (2 fuz, in pratica), ed inzialmente silente.
Sempre con lo smartphone in mano e le cuffiette, fisse.
Ci presentiamo, si leva le cuffiette e mi osserva di brutto, del tipo "capitano picard, stiamo avviando la scansione!"
Gli chiedo se vuole bere qualcosa, tipo un succo, una coca o il cazzo che avevo.
Sulla coca cola mi accenna un consenso, ed io provvedo.
Poi arriva il cane e s'illumina d'immenso.
Cominciano a giocare in giardino, ed accenna sorrisi alternati ad interesse su tutto quello che lo circonda e...comincia a parlarmi e farmi miliardi di domande!
L'assistente sociale mi guarda esterefatta e mi dice che era da un pò che non lo vedeva così entusiasta.
Poi, siccome di fronte a casa mia passa la linea ferroviara milano roma, mi dice di essere un grande appassionato di treni e mi dice: "ti dispiace se mi siedo qui a guardare i treni?"
"Ma certo che no!"
Dopo una ventina di minuti di rottura di maroni di treni , mi chiede se ho il wifi perchè fa fatica a connettersi, quindi, lo invito qui giù in tavernetta e gli dò le password: era raggiante, perchè a casa sua non gliele davano, perchè avevano paura che si rincoglionisse col telefono. (considerate che qui lo ha usato pochissimo, era sempre col cane o con i treni)
Mentre siamo sotto che colleghiamo il wifi, mi accorgo che le sue cuffiette erano consunte e desuete, e mi offro di comprargliene un paio nuove. Andiamo su amazon e gli faccio scegliere quelle che preferiva. Prese!
Dopo due giorni avviso l'assitente sociale che erano arrivate, e lei mi risponde: "meno male, mi chiama continuamente per avere aggiornamenti! "
Quando è tornato abbiamo configurato le cuffiette e mi ha abbracciato in un modo che mi ha creato qualche imbarazzo: mi è andata una bruschetta nell'occhio.
Questo succedeva circa un anno fa, da quel giorno io e "Giuseppe" (lo chiameremo così per qustione di privacy), ci vediamo 1-2 pomeriggi la settimana, e non abbiamo più bisogno di supervisione. (tranne quella dei cani)
L'assistente sociale, per mettermi a mio agio, ultimamente mi ha detto: "è incredibile quello che sei riuscito a fare, quando è insieme a te sembri tu quello autistico!"
Simpatia portami via!
(ma prima o poi la trombo, è scritto nel destino )