Il Castello

Vi fa paura?

NON PARLATE della morte altrui. Intendo solo la vostra morte, personale.
Ci pensate mai? Vi ci soffermate o scacciate il pensiero distruttivo immediatamente? Ragionate, filosofeggiate, ipotizzate o zero, mai pensarci?
Ne siete terrorizzati o siete sereni?
Pensateci un minuto e mezzo prima di rispondere alla domanda e immaginate il vostro corpo immobile e plumbeo.

Frega un cazzo, mi fa molta più paura la vecchiaia debole e con pensione (se l'avrò) da fame

No, non mi fa paura. Mi fa paura soffrire o l'idea di trovarmi in una condizione di incapacità tale da non poter scegliere per me stessa.
Ma morire, in sé e per sé no, trovo sia semplicemente la logica conclusione di tutto ciò che è vivo.
Mi fa paura non aver lasciato niente, o non essere ricordata per qualcosa di buono o non aver fatto niente di significativo.
Mi terrorizza la mediocrità, non la trasformazione in cenere.
Leggermente diverso è se penso alle persone a cui tengo. Ho paura di perderle, o eventualmente di vederle soffrire e non avere strumenti o possibilità per fare qualcosa di concreto per aiutarle.

Mi terrorizza più di ogni altra cosa, essendo io un procrastinatore seriale.
Voglio l'immortalità.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:27 Mi terrorizza più di ogni altra cosa, essendo io un procrastinatore seriale.
Voglio l'immortalità.

Ma che noia, cosa ci vuoi fare con tutto quel tempo?

Ci penso ma c'é di peggio.

Un incidente sul lavoro, resti senza ossigeno 15 minuti e sei un vegetale in un letto d'ospedale con moglie e figli che vengono a trovarti e pian piano perdono le speranze.

Passano gli anni e comunque nessuno stacca la spina perché la madre é fortemente credente.

E tu sai per certo che in quel letto vedi e senti tutto perché te l'ha scritto un tuo amico che c'é passato ed é tornato, che per quanti neuroni si siano spenti e tu abbia perso completamente il governo del corpo, quelli addetti a comprendere sono gli ultimi ad andarsene.

La morte non é un problema tuo, l'infermità invece, quello si, paura fottuta.

...e comunque un foglietto con sopra scritto "Se capita spegnete tutto, preferisco" non ho le palle di scriverlo.

Rebecca ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:28 Ma che noia, cosa ci vuoi fare con tutto quel tempo?

TUTTO.
E voglio vedere, conoscere.

Marte colonizzato? Voglio esserci, vederlo.
Cosa faranno le IA? Non me lo posso perdere.
Inizio dei voli interstellari? E che cazzo, non lo saprò mai.

Io ci devo essere.

MARGIO ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:30 ...e comunque un foglietto con sopra scritto "Se capita spegnete tutto, preferisco" non ho le palle di scriverlo.

Io dovrei scrivere esattamente l'opposto.

NON
STACCATE
MAI
LA
SPINA

In nessuna condizione possibile.

No, sono troppo legata alla mia libertà personale allla mia autonomia.
Non posso immaginare di vivere come una melanzana su un letto, mentre la gente attorno dice cose come se io non fossi lì.
No, grazie.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:31 In nessuna condizione possibile.

Sei infermo, il tuo corpo non é immortale, sdraiato su un letto, te l'ha scritto prike, dopo un mese immobile i tuoi muscoli se ne sono andati, non hai più il controllo, nessun modo di comunicare con il prossimo, le piaghe, i dolori, nutrito artificialmente, e l'unico sapore in bocca é quello di una bocca chiusa per giorni interi.

E la cosa può andare avanti anni, fino all'inevitabile.

Goditi il presente Puccio che non siamo fatti per durare.

MARGIO ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:41 nessun modo di comunicare con il prossimo

Ecco, e viceversa sì, questo mi spaventa enormemente.
E se nessuno avesse mai scoperto che il nostro corpo, dopo la morte... è cosciente? Che rimane una labilissima coscienza attiva, nel cervello, non rilevabile ma presente?

Tutti i cimiteri sono colmi delle urla dei morti.
Impossibilitati a muoversi ma perfettamente consapevoli della loro situazione, chiusi in una cassa stretta e sepolti sottoterra, i defunti gridano costantemente tutta la loro disperazione.
L'orrore di quel che provano avrà termine soltanto alla completa polverizzazione del cervello.
Fino a quel momento ognuno di essi, solo con se stesso, non potrà far altro che gridare, muto, il proprio dolore.
Buona serata.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:31 Io dovrei scrivere esattamente l'opposto.

NON
STACCATE
MAI
LA
SPINA

In nessuna condizione possibile.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:48

Io stacco la spina, e il giorno dopo si rivela al mondo un chierico di 16esimo livello che guarisce ogni condizione.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:51 Io stacco la spina, e il giorno dopo si rivela al mondo un chierico di 16esimo livello che guarisce ogni condizione.

Solo ai ricchi però.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:47 E se nessuno avesse mai scoperto che il nostro corpo, dopo la morte... è cosciente? Che rimane una labilissima coscienza attiva, nel cervello, non rilevabile ma presente?

Ed ecco perché mi farò cremare.

Rebecca ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:52 Ed ecco perché mi farò cremare.

E fra 300 anni si scopre che chi si è fatto cremare non può essere riportato in vita con l'ultimo ritrovato della tecnica.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:56 E fra 300 anni si scopre che chi si è fatto cremare non può essere riportato in vita con l'ultimo ritrovato della tecnica.

Ottima argomentazione.
Allora buttami in una teca, difendi il mio cadavere e soprattutto giurami che non mi farai mangiare dagli insetti perché in quel caso facilmente resuscito, ti uccido e poi mi butto tra le fiamme.
Se ti prendi questa responsabilità, posso anche decidere di non farmi cremare.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:56E fra 300 anni

E fra 300 anni un cazzo.

Rimane più materia organica nell'urna di uno cremato dopo 300 anni che sei sepolto.

MARGIO ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 18:08 Rimane più materia organica nell'urna di uno cremato dopo 300 anni sepolto.

Mi hai rovinato il finale in stile Biancaneve.

no non mi fa paura la MIA morte, ma mi rende triste la morte altrui

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:56 E fra 300 anni si scopre che chi si è fatto cremare non può essere riportato in vita con l'ultimo ritrovato della tecnica.

Di base mi verrebbe da rispondere che non ho paura della morte.
Ma della MIA morte è tutto un'altro paio di maniche, ho paura se non altro di una morte brutta. Soprattutto da quando ho visto morire mio padre.

io l ho vista in faccia, e no, non mi ha fatto paura, 8 ore di sala operatoria, credo di avere percepito qualcosa che ha fatto si non avessi paura.
sono quelle cose che se le racconti non ci crede nessuno.

Io ho sempre creduto che quando il cervello "capisce" che sta arrivando la fine ti bombarda completamente di endorfine e ti sbomballa del tutto per autodifesa facendo provare piacere e serenità.

Io ho paura mi muoia a casa il gatto tra oggi e domani.
E non saprei assolutamente cosa fare.
Sì lo so esiste google ma mi piglia male a guardare ora, e poi sarò troppo in tilt per farlo sul momento.

Ma vai da un minchia di veterinario.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 20:12 Ma vai da un minchia di veterinario.

Ha l'ecografia prenotata per Lunedì e senza ecografia il mio ex non mi fa fare l'eutanasia perché dice che magari si può curare.

Prenotata una sega, vai a fargliela fare stasera.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 20:14 Prenotata una sega, vai a fargliela fare stasera.

Non posso. Accontentati del non posso.

Rebecca ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 20:13 Ha l'ecografia prenotata per Lunedì e senza ecografia il mio ex non mi fa fare l'eutanasia perché dice che magari si può curare.

Bravo il tuo ex.

Inutile soffermarsi sull’inevitabile.

L’unico ragionamento che vale la pena di farci sopra ė che il tempo è una risorsa finita, meglio utilizzarla al meglio.

Amon ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 20:22 Inutile soffermarsi sull’inevitabile.

L’unico ragionamento che vale la pena di farci sopra ė che il tempo è una risorsa finita, meglio utilizzarla al meglio.

Tipo postando sul Castello.

Fuz ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 20:23 Tipo postando sul Castello.

Che ne vorrai mai sapere tu di quale sia la mia idea di tempo ben speso.

per me e` un pensiero sereno. ne ho viste un tot.

e` come cambiare bar per fare aperitivo, solo che si tratta di un baretto irraggiungibile per i vivi, ahimè.

(pigliate la metafora con le pinze oh)

Quindi immagini qualcosa dopo.

Fuz ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:51 Solo ai ricchi però.

Un chiericco.

Comunque mi fa paura il pensiero del non essere più cosciente e non esistere in questa dimensione che chiamiamo realtà.

Della morte in sé, no. Non particolarmente. Quando muori è finita lì, sticazzi anche. Siamo 1 e saremo 0. Siamo semplicemente il nulla cosmico nell'immensità di qualcosa di più grande di noi che non possiamo ancora spiegare.

Va lì come sono profondo e pensieroso dopo che una mi ha elargito una fellatio.

A me fa "paura" l'universo. Riusciamo a dare una spiegazione anche alla morte ma non all'infinito di tutto ciò che ci circonda, la dimensione di quello che esiste nel cosmo è così inspiegabilmente grande che il nostro cervello semplicemente non ci arriva.

Non mi spaventa il fatto di non esserci più. Mi fa incazzare schiattare senza aver combinato nulla di buono.

Madian2 ha scritto: ↑domenica 30 giugno 2024, 4:38 A me fa "paura" l'universo. Riusciamo a dare una spiegazione anche alla morte ma non all'infinito di tutto ciò che ci circonda, la dimensione di quello che esiste nel cosmo è così inspiegabilmente grande che il nostro cervello semplicemente non ci arriva.

Parleremo di questo prossimamente.
In realtà sforzandosi molto riesco a trovare un senso all'universo e alla vita, ma la nostra scala di percezione temporale non ci permette di poterlo apprezzare e di notare il nostro (individualmente trascurabilissimo e impercettibile) contributo.
Esistiamo per uno scopo, ma senza saperlo. Come la singola cellula del tuo corpo nasce, fa il suo dovere e muore in meno di un giorno senza manco "sapere" di esistere per contribuire alla tua esistenza.

Avion ha scritto: ↑domenica 30 giugno 2024, 4:41 Non mi spaventa il fatto di non esserci più.

Ma tu ci sarai ancora.
Secondo le tue convinzioni, ad occhio nel Purgatorio fra gli accidiosi.

Lord Phobos ha scritto: ↑domenica 30 giugno 2024, 4:44

Parleremo di questo prossimamente.
In realtà sforzandosi molto riesco a trovare un senso all'universo e alla vita, ma la nostra scala di percezione temporale non ci permette di poterlo apprezzare e di notare il nostro (individualmente trascurabilissimo e impercettibile) contributo.
Esistiamo per uno scopo, ma senza saperlo. Come la singola cellula del tuo corpo nasce, fa il suo dovere e muore in meno di un giorno senza manco "sapere" di esistere per contribuire alla tua esistenza.

Quando dici per uno scopo, intendi come un quasi impercettibile ingranaggio nell'universo?

Imo non ha senso, in quanto la nostra non esistenza non avrebbe alcuna conseguenza sul "tutto".

Lord Phobos ha scritto: ↑domenica 30 giugno 2024, 4:45 Ma tu ci sarai ancora.
Secondo le tue convinzioni, ad occhio nel Purgatorio fra gli accidiosi.

Ma per andarci devo essere morto. Cadavere. Marcescente-
Ho forse malinteso il thread?

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 21:51 Quindi immagini qualcosa dopo.

non lo so. pero` ti posso dire che la sensazione e` che "non siano più` li`" non nel senso di qualcuno che e` scomparso per sempre, ma nel senso di qualcuno che ha appena cambiato stanza e viene da dire "ah mannaggia, l`ho lisciato per poco"

sono impressioni, nulla di piu`, probabilmente sbagliate ma tant`e`.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:10 Vi fa paura?

NON PARLATE della morte altrui. Intendo solo la vostra morte, personale.
Ci pensate mai? Vi ci soffermate o scacciate il pensiero distruttivo immediatamente? Ragionate, filosofeggiate, ipotizzate o zero, mai pensarci?
Ne siete terrorizzati o siete sereni?
Pensateci un minuto e mezzo prima di rispondere alla domanda e immaginate il vostro corpo immobile e plumbeo.

Ci lavoro con la morte. Per 10 anni sono stato in un reparto hospice.

Dopo tutti questi anni ti posso dire che la morte non fa paura, è naturale come la nascita.

Quello che fa paura è la sensazione di pochezza rispetto a una cosa così grande come l'oblio e la sofferenza della malattia che viene prima della morte.

La nostra mente ha difficoltà a razionalizzare una cosa troppo grande rispetto alla nostra pochezza. Essere un granello di sabbia dell'universo ed avere un'importanza particellare rispetto ad esso non viene digerito bene dai più.

Io, boh, non lo so.

Io sono nato a luglio con 21 giorni di ritardo, mia madre non ce la faceva più, ad un certo punto i medici dissero: "o esce da solo o facciamo irruzione noi!"

Quando avevo 29 giorni mi avevano dato per spacciato, chiamarono i miei genitori per dirgli se volevano darmi l'ultimo saluto. Poi non so cosa sia successo, ma mi sono ripreso da un coma inspiegabile.

A 19 anni ho avuto l'esperienza più traumatica, che è quella che mi ha cambiato la prospettiva su ogni tipo di spiritualità: Una sera con gli amici bevo 7 ceres in un'ora e dopo mezz'ora entro in coma alcolico potente, al punto che non riuscivano a piegarmi le gambe per entrare in macchina: ero rigido.

Il peggio è stato quando mi sono svegliato la mattina successiva: ho avuto la netta percezione di non essere esistito fino al risveglio, che è una cosa diversa da ogni tipo di sonno o fattanza da ogni tipo di sostanza psicotropa: NON ERO ESISTITO per ore.

Poi nei decenni successivi ho studiato molto e mi è successo di tutto, ed ho preso atto che la nostra coscienza è solo il fatto emergente di una serie di cause fortuite, tra cui la struttura neuronale.

Dopo non c'è più niente, ovvero, noi come essenza cosciente non ci saremo più, il resto continuerà ad esistere, compresa la materia di cui siamo composti.

Quello che mi tira molto il culo è non poter conoscere cosa succederà nei secoli e nei millenni, e comunque non credo che noi non capiremo mai la struttura logica dell'universo, ci mancano solo elementi di valutazione che non saranno mai a nostra disposizione.

Per cui, a parte Caffeina a cui è apparsa la madonna in bicicletta perchè era pompato di propofol, dopo non c'è più cazzo di niente della nostra essenza, è il "ciaone" definitivo che ci dona l'universo.

Lord Phobos ha scritto: ↑sabato 29 giugno 2024, 17:10 Vi fa paura?

NON PARLATE della morte altrui. Intendo solo la vostra morte, personale.
Ci pensate mai? Vi ci soffermate o scacciate il pensiero distruttivo immediatamente? Ragionate, filosofeggiate, ipotizzate o zero, mai pensarci?
Ne siete terrorizzati o siete sereni?
Pensateci un minuto e mezzo prima di rispondere alla domanda e immaginate il vostro corpo immobile e plumbeo.

Non paura , angoscia e sinceramente penso che non si possa avere altro sentimento, perlomeno per chi ha "capito" veramente cosa sia la morte
In teoria dovremmo essere tutti dei folli per via della morte , ma la natura sembra averci regalato una sana incoscienza per cui teniamo botta

Non mi piace fare assolutismi ma chi parla della morte in termini del tipo " non me ne preoccupo perche quando c'è io ci sono quando non c'è ci sono io " e similia mi fa sorridere
Il NULLA è il NULLA, e quindi si : angoscia
Ma non ci si pensa e si vive leggeri

p.S la natura ci ha dato anche un altro assist , ogni notte ci fa fare una prova generale di morte, ma poi resuscitiamo

Aggiungo , che poi in tarda età o in casi di malattia o di accidente la si debba affrontare certo che si puo arrivare ad una accettazione e persino ad una serena accettazione, ma non cambia il senso di quanto ho scritto sopra

Krudar ha scritto: ↑domenica 30 giugno 2024, 9:38 Dopo tutti questi anni ti posso dire che la morte non fa paura, è naturale come la nascita.

Scusami se obietto ma secondo me tu ti sei solo abituato alla manifestazione della morte , l'atto , ma non ahi risolto il pensiero
Sono due cose distinte
Non hai risolto un pensiero hai superato un emozione con l' abitudine