Un paio di considerazioni post anniversario del parto di mia mamma.
Inviato: martedì 10 settembre 2024, 9:00
Il sette settembre 1988 naqui a Milano (metto il passato remoto perché non mi capita mai di scriverlo).
Di solito ho sempre voluto fare delle feste o comunque avere gente per il mio compleanno, spesso e volentieri ci si sbronzava come la merda e poi tutti a casa.
Quest'anno è stato differente. Ma ironicamente è stato quello che mi ha fatto più piacere negli ultimi 10 anni come minimo.
Mi sono svegliato (che era un sabato) a casa mia verso le 11. Mio figlio (a cui i compleanni piacciono un sacco) arriva e tutto eccitato mi dice "babbu stai qui eh, non scendere ok? non scendere", e già sto asdando. Dopo poco torna e mi dice di seguirlo, scendo le scale (perché a casa nuova ho le scale) e c'è la donna e lui sul pianerottolo che da sul giardino con la colazione pronta e una torta al cioccolato che è tipo eroina per me.
Mangio, mi cantano la canzone di rito, il ciccio me la fa in un mix di italiano inglese e russo, soffio ed esprimo un desiderio.
Nel pomeriggio il mio migliore amico in Estonia (che è Estone, weird) viene su da un'altra città che sta a 200km, si chiacchera, andiamo al ristorante e siccome voglio strafare prendo una lingua di toro come starter e un piccione ripieno come main, bevo acqua gasata e sono soddisfatto.
Dopo cena andiamo a giocare a poker, io e lui, come ai vecchi tempi (quando ci siamo conosciuti a Tallinn qualche anno fa).
Aspetto il suo bus fino alle otto del mattino, parte. Torno a casa, dormo.
E' stata una bella giornata, ho sentito pace interna. Cosa che non succede. Mai.
Peccato tutti i giorni non siano così.
Di solito ho sempre voluto fare delle feste o comunque avere gente per il mio compleanno, spesso e volentieri ci si sbronzava come la merda e poi tutti a casa.
Quest'anno è stato differente. Ma ironicamente è stato quello che mi ha fatto più piacere negli ultimi 10 anni come minimo.
Mi sono svegliato (che era un sabato) a casa mia verso le 11. Mio figlio (a cui i compleanni piacciono un sacco) arriva e tutto eccitato mi dice "babbu stai qui eh, non scendere ok? non scendere", e già sto asdando. Dopo poco torna e mi dice di seguirlo, scendo le scale (perché a casa nuova ho le scale) e c'è la donna e lui sul pianerottolo che da sul giardino con la colazione pronta e una torta al cioccolato che è tipo eroina per me.
Mangio, mi cantano la canzone di rito, il ciccio me la fa in un mix di italiano inglese e russo, soffio ed esprimo un desiderio.
Nel pomeriggio il mio migliore amico in Estonia (che è Estone, weird) viene su da un'altra città che sta a 200km, si chiacchera, andiamo al ristorante e siccome voglio strafare prendo una lingua di toro come starter e un piccione ripieno come main, bevo acqua gasata e sono soddisfatto.
Dopo cena andiamo a giocare a poker, io e lui, come ai vecchi tempi (quando ci siamo conosciuti a Tallinn qualche anno fa).
Aspetto il suo bus fino alle otto del mattino, parte. Torno a casa, dormo.
E' stata una bella giornata, ho sentito pace interna. Cosa che non succede. Mai.
Peccato tutti i giorni non siano così.