[anime] Trigun Stampede
Inviato: domenica 13 ottobre 2024, 21:33
Da dove si inizia la recensione di una roba del genere? Dai tratti salienti della trama? Dai personaggi? Dal protagonista, magari.
Eppure, come la giri la giri, sarebbe qualcosa di sbagliato, in qualche modo.
Iniziamo dai media, ordunque.
Trigun nasce come manga, il cui successo ne decreta presto la trasposizione in anime. Come spesso accade, però, l'anime "raggiunge" il manga e per stare dentro i ventiquattro/ventisei episodi (formato "standard" delle produzioni giapponesi), si finisce per inventare di sana pianta un finale.
Quindi, e siamo solo nel 1998, abbiamo già due fonti (manga ed anime) che NON concordano tra loro. E già si potrebbe scrivere a lungo delle diversità, dei personaggi tagliati perché introdotti nel manga dopo la fine dell'anime, eccetera eccetera.
In tutto questo, nel 2023 qualcuno decide che è il momento di fare un altro bel pastrocchio di quelli proprio mescolati con la cucchiara nel culo, un po' alla bell'e meglio, e viene prodotto Trigun Stampede.
Non posso dire che Trigun Stampede racconti la stessa storia del manga, né quella del vecchio anime. Ne racconta una tutta sua, loosely based (come va di moda dire oggi) su quella del manga, ripescando personaggi non presenti nel primo anime e tagliandone altri, riducendo a macchiette o comprimari personaggi altrimenti cruciali allo svolgimento della trama, che tanto avrebbe valso averli lasciati nuovamente fuori. Il risultato nonostante tutto si tiene su in piedi da solo, ma lascia un po' a desiderare in termini di emozioni, mancando quell'epicità che il materiale originale restituisce. Ma andiamo con ordine.
Vash è 'nu brav' guaglione che gironzola per No Man's Land, un pianeta perlopiù desertico. Come ci è arrivato, e perché, è una questione che manga e primo anime vi spiegano con MOLTA calma, centellinando dettagli ed indizi fino al flashback che chiarirà il perché ed il per come.
Stampede inizia col suddetto flashback, sostanzialmente narrando i fatti in ordine cronologico. Quindi, boh, non so. Chi ha visto il primo anime o letto il manga si troverà decisamente spesso a puntare il dito contro lo schermo pensando "ehi ma questo doveva succedere PRIMA/DOPO!" oppure "ma questo personaggio non è così!".
Insomma, il nostro Vash cerca di sbarcare il lunario vivendo da pacifista in un mondo che assomiglia al vecchio west americano, ovvero un posto in cui prima spari e poi, eventualmente, fai domande.
A complicargli la vita è una taglia da diversi milioni di doppi dollari (la valuta di No Man's Land), dovuta genericamente al fatto che "dovunque vada, fa danno" per quanto riguarda Stampede, espressamente relativa all' "incidente di July" in manga e primo anime (e anche qui le cose verranno spiegate a tempo debito).
A seguire le sue gesta abbiamo Meryl Stryfe, giornalista in Stampede e assicuratrice nell'opera originale, che lo segue per scrivere un articolo su di lui / verificare che sia effettivamente lui a fare danni e non chi gli dà la caccia. Accanto a Meryl abbiamo la timida ed impacciata Milly Thompson nell'originale e il senpai Roberto (De Niro, sic) in Stampede. Si unirà presto a questa compagine di scombinati anche il reverendo Nicholas D. Wolfwood.
Come detto in precedenza, nonostante il rimpasto di eventi e personaggi, tutto sommato Stampede "tiene". Il punto dove fallisce, a mio parere, è nella crescita del protagonista, o forse dovrei dire la mancata tale. Uno dei temi ricorrenti del materiale originale è il tentativo da parte dei cattivi (non dettaglio per non spoilerare) di far soffrire Vash, soprattutto cercando di indurlo a commettere omicidio, cosa che il protagonista rifugge e aborrisce. Questo aspetto, i dilemmi morali di Vash, il costante assottigliarsi della sua capacità di subìre e metabolizzare le angherie dei "cattivi" in Stampede mancano completamente all'appello e il protagonista attraversa 12 episodi senza farsi una domanda, senza avere la necessità di guardarsi allo specchio o fare i conti con sé stesso.
Quindi sì, Stampede lo si potrebbe anche promuovere, magari tenendosi da parte un margine alla luce del già annunciato sequel "Trigun Stargaze", ma non è che una versione diluita dell'originale, scremata da tutti i momenti veramente drammatici e dark che invece fanno della prima serie un cult.
Morale della favola: non avete mai visto/letto Trigun e volete partire con questo Stampede? Potete farlo, sapendo che si tratta di una versione edulcorata della storia originale. Che vi consiglio FORTEMENTE di recuperare per andare ad integrare tutti i buchi e le inesattezze di Stampede.
Avete visto la prima serie? Un ripassino ci sta, ma non aspettatevi le tinte dark dell'edizione del 1998, più qualche licenza poetica, alcune decisamente di troppo.
Avete letto il manga (e opzionalmente visionato anche l'anime del '98)? Guardatevi Stampede pronti a strizzare gli occhi davanti allo schermo pensando "wtf?".
Io vi ho avvisati.
p.s. lamentela da nerd delle armi: con tutto l'affetto per chi ha animato, scritto, doppiato, colorato ecc. ecc. questo Stampede... ma che cazzo potete venirmi a dire che il suo revolver è un calibro .22 porca pupazza, nell'originale ha un .45 Long Colt!
Eppure, come la giri la giri, sarebbe qualcosa di sbagliato, in qualche modo.
Iniziamo dai media, ordunque.
Trigun nasce come manga, il cui successo ne decreta presto la trasposizione in anime. Come spesso accade, però, l'anime "raggiunge" il manga e per stare dentro i ventiquattro/ventisei episodi (formato "standard" delle produzioni giapponesi), si finisce per inventare di sana pianta un finale.
Quindi, e siamo solo nel 1998, abbiamo già due fonti (manga ed anime) che NON concordano tra loro. E già si potrebbe scrivere a lungo delle diversità, dei personaggi tagliati perché introdotti nel manga dopo la fine dell'anime, eccetera eccetera.
In tutto questo, nel 2023 qualcuno decide che è il momento di fare un altro bel pastrocchio di quelli proprio mescolati con la cucchiara nel culo, un po' alla bell'e meglio, e viene prodotto Trigun Stampede.
Non posso dire che Trigun Stampede racconti la stessa storia del manga, né quella del vecchio anime. Ne racconta una tutta sua, loosely based (come va di moda dire oggi) su quella del manga, ripescando personaggi non presenti nel primo anime e tagliandone altri, riducendo a macchiette o comprimari personaggi altrimenti cruciali allo svolgimento della trama, che tanto avrebbe valso averli lasciati nuovamente fuori. Il risultato nonostante tutto si tiene su in piedi da solo, ma lascia un po' a desiderare in termini di emozioni, mancando quell'epicità che il materiale originale restituisce. Ma andiamo con ordine.
Vash è 'nu brav' guaglione che gironzola per No Man's Land, un pianeta perlopiù desertico. Come ci è arrivato, e perché, è una questione che manga e primo anime vi spiegano con MOLTA calma, centellinando dettagli ed indizi fino al flashback che chiarirà il perché ed il per come.
Stampede inizia col suddetto flashback, sostanzialmente narrando i fatti in ordine cronologico. Quindi, boh, non so. Chi ha visto il primo anime o letto il manga si troverà decisamente spesso a puntare il dito contro lo schermo pensando "ehi ma questo doveva succedere PRIMA/DOPO!" oppure "ma questo personaggio non è così!".
Insomma, il nostro Vash cerca di sbarcare il lunario vivendo da pacifista in un mondo che assomiglia al vecchio west americano, ovvero un posto in cui prima spari e poi, eventualmente, fai domande.
A complicargli la vita è una taglia da diversi milioni di doppi dollari (la valuta di No Man's Land), dovuta genericamente al fatto che "dovunque vada, fa danno" per quanto riguarda Stampede, espressamente relativa all' "incidente di July" in manga e primo anime (e anche qui le cose verranno spiegate a tempo debito).
A seguire le sue gesta abbiamo Meryl Stryfe, giornalista in Stampede e assicuratrice nell'opera originale, che lo segue per scrivere un articolo su di lui / verificare che sia effettivamente lui a fare danni e non chi gli dà la caccia. Accanto a Meryl abbiamo la timida ed impacciata Milly Thompson nell'originale e il senpai Roberto (De Niro, sic) in Stampede. Si unirà presto a questa compagine di scombinati anche il reverendo Nicholas D. Wolfwood.
Come detto in precedenza, nonostante il rimpasto di eventi e personaggi, tutto sommato Stampede "tiene". Il punto dove fallisce, a mio parere, è nella crescita del protagonista, o forse dovrei dire la mancata tale. Uno dei temi ricorrenti del materiale originale è il tentativo da parte dei cattivi (non dettaglio per non spoilerare) di far soffrire Vash, soprattutto cercando di indurlo a commettere omicidio, cosa che il protagonista rifugge e aborrisce. Questo aspetto, i dilemmi morali di Vash, il costante assottigliarsi della sua capacità di subìre e metabolizzare le angherie dei "cattivi" in Stampede mancano completamente all'appello e il protagonista attraversa 12 episodi senza farsi una domanda, senza avere la necessità di guardarsi allo specchio o fare i conti con sé stesso.
Quindi sì, Stampede lo si potrebbe anche promuovere, magari tenendosi da parte un margine alla luce del già annunciato sequel "Trigun Stargaze", ma non è che una versione diluita dell'originale, scremata da tutti i momenti veramente drammatici e dark che invece fanno della prima serie un cult.
Morale della favola: non avete mai visto/letto Trigun e volete partire con questo Stampede? Potete farlo, sapendo che si tratta di una versione edulcorata della storia originale. Che vi consiglio FORTEMENTE di recuperare per andare ad integrare tutti i buchi e le inesattezze di Stampede.
Avete visto la prima serie? Un ripassino ci sta, ma non aspettatevi le tinte dark dell'edizione del 1998, più qualche licenza poetica, alcune decisamente di troppo.
Avete letto il manga (e opzionalmente visionato anche l'anime del '98)? Guardatevi Stampede pronti a strizzare gli occhi davanti allo schermo pensando "wtf?".
Io vi ho avvisati.
p.s. lamentela da nerd delle armi: con tutto l'affetto per chi ha animato, scritto, doppiato, colorato ecc. ecc. questo Stampede... ma che cazzo potete venirmi a dire che il suo revolver è un calibro .22 porca pupazza, nell'originale ha un .45 Long Colt!