Il Castello

Per me che sono cresciuto con l'internet degli anni 90 (primo pc connesso, un Aptiva nel 96, alla tenera eta di 10), ormai e' diventato impossibile navigare e cercare contenuti utili.
Google non serve piu ad un cazzo, e' un involucro di quello che fu, e sono alla ricerca di alternative. Ormai sono tutti bot, gli utenti sono scappati o crepati. Tutto SEO, tutto marketing, e' rimasto solo contenuto generato da IA.

L'internet e' morto, lunga vita all'internet.

Sì, da un paio d'anni è terribile e col tempo sta solo peggiorando.
Algoritmi e sponsorizzazioni infami, cercare informazioni è delirante.
L'unica è su Reddit.

Ormai è tutto pensato per sfruttare le falle cognitive umane, generare emozioni (possibilmente negative) e guadagnarci sopra in tempi sempre più rapidi.

Dai giornali che oggi sono SOLO clickbait e generatori di polarizzazione e tifo da stadio in versione politica, ai videogiochi venduti incompleti dove per avere il gioco finito o essere competitivo devi sborsare moneta reale (i vari FIFA), ai social dove in breve periodi si è passati da vetrine dove puoi esporre il tuo pensiero in un numero illimitato di caratteri (facebook) a tweet( twitter) a brevi selfie (istagram) a video di 5 secondi (tiktok) perchè deve essere sempre tutto più veloce&scintillante e meno riflessivo, alle chatbot e posti come onlyfans che speculano sulla solitudine umana che l'atomizzazione e la tecnologizzazione generano

Un tempo pensavo che internet avrebbe diffuso sapere e conoscenza, ma quello che fa in realtà oggi è produrre individui perennamente ansiosi e sovrastimolati da informazioni (che non si tramutano mai in vera conoscenza ma è più roba da savant) e sovrastimolati da negatività che il cervello umano non è semplicemente costruito per poter gestire, egocentrici (che per converso si identificano come empatici pur non essendolo assolutamente) e con bassa soglia dell'attenzione e di gestire la conflittualità in qualsiasi campo (relazionale, lavorativo).

In un certo senso il techno- capitalismo genera i consumatori perfetti che tanto brama

però i video dei gatti sono bellissimi

Shenlong ha scritto: ↑lunedì 21 ottobre 2024, 23:46 Ormai è tutto pensato per sfruttare le falle cognitive umane, generare emozioni (possibilmente negative) e guadagnarci sopra in tempi sempre più rapidi.

Dai giornali che oggi sono SOLO clickbait e generatori di polarizzazione e tifo da stadio in versione politica, ai videogiochi venduti incompleti dove per avere il gioco finito o essere competitivo devi sborsare moneta reale (i vari FIFA), ai social dove in breve periodi si è passati da vetrine dove puoi esporre il tuo pensiero in un numero illimitato di caratteri (facebook) a tweet( twitter) a brevi selfie (istagram) a video di 5 secondi (tiktok) perchè deve essere sempre tutto più veloce&scintillante e meno riflessivo, alle chatbot e posti come onlyfans che speculano sulla solitudine umana che l'atomizzazione e la tecnologizzazione generano

Un tempo pensavo che internet avrebbe diffuso sapere e conoscenza, ma quello che fa in realtà oggi è produrre individui perennamente ansiosi e sovrastimolati da informazioni (che non si tramutano mai in vera conoscenza ma è più roba da savant) e sovrastimolati da negatività che il cervello umano non è semplicemente costruito per poter gestire, egocentrici (che per converso si identificano come empatici pur non essendolo assolutamente) e con bassa soglia dell'attenzione e di gestire la conflittualità in qualsiasi campo (relazionale, lavorativo).

In un certo senso il techno- capitalismo genera i consumatori perfetti che tanto brama

penso sia sbagliato il fondamento di questo discorso.

sono le problematiche umane macroscopiche che sono via via uscite allo scoperto grazie a internet.

posso sempre riportare il caso di diablo3 alla ribalta.

Shenlong ha scritto: ↑lunedì 21 ottobre 2024, 23:46 Ormai è tutto pensato per sfruttare le falle cognitive umane, generare emozioni (possibilmente negative) e guadagnarci sopra in tempi sempre più rapidi.

Dai giornali che oggi sono SOLO clickbait e generatori di polarizzazione e tifo da stadio in versione politica, ai videogiochi venduti incompleti dove per avere il gioco finito o essere competitivo devi sborsare moneta reale (i vari FIFA), ai social dove in breve periodi si è passati da vetrine dove puoi esporre il tuo pensiero in un numero illimitato di caratteri (facebook) a tweet( twitter) a brevi selfie (istagram) a video di 5 secondi (tiktok) perchè deve essere sempre tutto più veloce&scintillante e meno riflessivo, alle chatbot e posti come onlyfans che speculano sulla solitudine umana che l'atomizzazione e la tecnologizzazione generano

Un tempo pensavo che internet avrebbe diffuso sapere e conoscenza, ma quello che fa in realtà oggi è produrre individui perennamente ansiosi e sovrastimolati da informazioni (che non si tramutano mai in vera conoscenza ma è più roba da savant) e sovrastimolati da negatività che il cervello umano non è semplicemente costruito per poter gestire, egocentrici (che per converso si identificano come iper sensibili, qualsiasi studio sulle generazioni più giovani dimostra un calo dell'empatia nonostante il loro dichiarsi più empatici) e con bassa soglia dell'attenzione e di gestire la conflittualità in qualsiasi campo (relazionale, lavorativo).

In un certo senso il techno- capitalismo genera i consumatori perfetti che tanto brama

E' il solito discorso, ci son due internet: pre smartphone, e post smartphone.
Prima era su internet chi voleva esserci e lo cercava, ora chiunque. Alla fine i veri colpevoli di tutto quanto sono i commessi del mediaworld che configurano i social ai vecchi.

Poi il mondo del commercio scoprì che centinaia di milioni di persone erano su internet, e laddove prima usavi un motore di ricerca come yahoo, virgilio, il primo google e questo trovava LETTERALMENTE le parole ricercate, ora c'è l'indicizzazione basata su mille fattori diversi legati a sponsorizzazioni e algoritmi e il risultato è che non trovi più un cazzo di quello che stai cercando TU, trovi quello che vuol farsi vedere da te.
Nel migliore dei casi bestemmi per 10 minuti a cercare, nel peggiore compri un umidificatore colorato che fa il fumo.

Sono appena passato a DuckDuck Go, mi pare una buona alternativa di motore di ricerca come google e yahoo del vecchio internet, con il plus che non traccia
Comunque guardando su google trends (sic!) a quanto sembra dal 2014 la parola google come termine di ricerca si e' dimezzata.

Non so come, non so perché, non so neanche se sia related o meno, ma la mia home di failbook nell'ultimo periodo si è riempita di immagini generate da IA dei personaggi di Sailor Moon.

Ed è una cosa FANTASTICA

Mi sembra un discorso elitista phob, il fatto che internet sia arrivato nelle tasche di tutti a basso prezzo in realtà é una ottima cosa, il problema é molto più complesso

E no tu sei ossessionato dai boomer che dicono in pubblico le stesse boomerate di destra che prima dicevano al bar e non vedi che in realtà i boomer sono quelli che subiscono di meno gli effetti di internet perché comunque sono stati socializzati tra strada e fabbrica, i problemi più visibili sono tra giovani e adolescentiche crescono su internet a cui sono imposti modelli e standard prestazionali (devi essere figo tot, devi avere tot followers, devi scopare tot) altissimi proprio nell'età dove tra ormoni e mancanza di esperienza si é più suscettibili a questa competizione tossica

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 0:50 Alla fine i veri colpevoli di tutto quanto sono i commessi del mediaworld che configurano i social ai vecchi.

Sta cosa è verissima, e la cosa terribile è che abbiamo già fatto questi post una quindicina di anni fa sul vecchio Castello

Io ho un po' il rimpianto dell'internet degli inizi, i primi anni dopo le BBS, quelli con i modem analogici a 28 e poi a 56 e i cicalio della connessione.
Era un internet molto più piccolo, spartano, c'erano Geocities e le torce viola sgranate ma ci sguazzavi.
Ora ho in culo le tremila password di merda che devo conservare, ricordare, tenere, aggiornare, memorizzare per centomila siti che apri magari una volta all'anno.

Bargle ha scritto: ↑ieri, 14:05
Ora ho in culo le tremila password di merda che devo conservare, ricordare, tenere, aggiornare, memorizzare per centomila siti che apri magari una volta all'anno.

E poi devi cambiare ogni tot mesi assicurandoti di non usare parole che contengano la password vecchie e loro anagrammi, nomi di cose persone e animali, almeno due caratteri dell'alfabeto cuneiforme e un carattere speciale per ogni tipologia, due maiuscole per ogni minuscola (ma non in testa o in fondo), 3 numero non ripetuti, non in fila e non decrescenti e un numero primo di e commerciali

Madonna ci sono applicativi al lavoro che ti chiedono di cambiare la password e devono esserci almeno 12 caratteri, obbligatoriamente sia maiuscole che minuscole, numeri, caratteri speciali, e non puoi usare le ultime NOVE password utilizzate.

Dio porco io cambierei lavoro solo per quel motivo

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 0:50 Alla fine i veri colpevoli di tutto quanto sono i commessi del mediaworld che configurano i social ai vecchi.

Il problema sono i vecchi inadeguati e neofiti che sono stati travolti da una slavina che non sanno e non possono gestire.

Internet come la conoscevamo noi è stata secolarizzata dal profitto e dall'ignoranza.

Zuckerberg è stato l'araldo dell'anticristo.

Zuckerberg e Jobs

Comunque secondo me e' parzialmente vero, i vecchi sono solo una piccola parte del traffico generato. Non hanno avuto un grosso impatto secondo me, anche perche essendo poco scafati restavano circoscritti in determinati siti, vedi facebook, o anche banalmente si iscrivevano alle pagine web dei giornali per commentare, tipo mia madre. Il problema e' che le aziende di punto in bianco si sono messe a fare SEO per massimizzare i profitti.
La colpa e' sempre stata delle aziende, anche per quanto riguada la security (accesso solo da smartphone, inserire 5000 password, etc), e il tracciamento. Ogni fottuta volta che apro un'app mi chiedono se voglio abilitare tracciamento, notifice, annunci, di installare un'estensione che mi permettera di migliorare e rendere piu efficiente la mia esperienza, e via dicendo. Porco dio.
Dei servizi bancari non ne parliamo, non puoi fare piu un cazzo senza smartphone. Spero arrivi l'apocalisse.

Vero anche questo.

Shenlong ha scritto: ↑ieri, 9:23 Mi sembra un discorso elitista phob, il fatto che internet sia arrivato nelle tasche di tutti a basso prezzo in realtà é una ottima cosa, il problema é molto più complesso

E no tu sei ossessionato dai boomer che dicono in pubblico le stesse boomerate di destra che prima dicevano al bar e non vedi che in realtà i boomer sono quelli che subiscono di meno gli effetti di internet perché comunque sono stati socializzati tra strada e fabbrica, i problemi più visibili sono tra giovani e adolescentiche crescono su internet a cui sono imposti modelli e standard prestazionali (devi essere figo tot, devi avere tot followers, devi scopare tot) altissimi proprio nell'età dove tra ormoni e mancanza di esperienza si é più suscettibili a questa competizione tossica

Ma infatti io non vedo grandi soluzioni a parte che vietare i social agli adolescenti.
Sono trappole progettate per rinchiuderti dentro il suo walled garden dove ti bombardano di micro scariche di dopamina cercando di tenerti attaccato il più possibile per mostrarti la pubblicità che ti farà inevitabilmente comprare qualcosa.

La morte di internet per come lo immaginavamo noi millennial, secondo me, è la conseguenza dell'avvento dei social e del loro progressivo ridursi a vetrine di intrattenimento pure dove il ragionamento e la complessità semplicemente non trovano casa

Motivo per cui è dura far decollare i forum.

Vabeh ormai i forum sono un format del passato. E' come cercare di far decollare lo spostarsi in carrozza a cavallo

Il Castello

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

L'internet e' morto. Lunga vita all'internet.

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