Il Castello

Sul nuovo Castello credo non se ne sia mai parlato, e ciò è molto anomalo essendo da sempre una mia fissa, anche ormai ostentatissima in quanto fa personaggio: tutti sanno che son quello dei "teschietti" e casa mia è traboccante di tombe, scheletri, falci, teschi, figure incappucciate, statue e chi più ne ha più ne metta.

Pensate mai alla morte? E intendo ALLA VOSTRA morte, non il lutto per la morte altrui.
Vi fa paura? Ve ne fregate?
Immaginate, pensate a cosa succede e cosa percepirete, o non vi riguarda e non ve ne frega nulla?

Almeno uno dei nostri frequentatori più assidui ci è andato molto, molto vicino.
Hai cambiato idea sul tuo approccio alla Morte, o è rimasto lo stesso sentimento che avevi prima?

E' lontana o camperete ancora a lungo?

Ogni tanto ci penso. La sola cosa che mi spaventa della morte è l'idea che se capitasse ora, mio figlio ne soffrirebbe troppo in quanto ancora piccolo (11 anni) e probabilmente troverebbe duro crescere senza la figura paterna.
L'unica cosa che mi interessa veramente è campare fino a vedere mio figlio adulto, almeno 21-22 anni, poi posso anche morire in pace, tanto quello che dovevo fare nella vita l'ho fatto.
Tolto questo fatto la morte non mi spaventa per niente.

ciumbia pho
ovviamente la riflessione sulla morte è un bilancio della vita e penso che per dire che non fa "paura" sia necessario un grande sforzo razionale le quali radici sono, per la forza vitale in ogni cellula vivente, in realtà molto poco salde.
La morte fa paura a livello istintivo prima che alle sovrastrutture psicologiche e mentali in quanto va contro al principio biologico di sopravvivenza individuale: è ineluttabile, è incontrollabile e nessuno è tornato a raccontarci cosa succede - pertanto insondabile nel suo mistero.
Comprendere la vita è la via per accettare la morte - assurdo che si debba accettare qualcosa di ineluttabile, ma la maledizione dell'autocoscienza funge così.<--
Tutte le fantasie che possiamo produrre sul "dopo la vita", sono solo consolazioni e feticci ai quali affidiamo l'angoscia di un baratto inequo: sappiamo cosa perdiamo e non sappiamo cosa verrà dato (?) in cambio.
Io sono a tratti curioso a tratti indifferente dal punto di vista razionale, ma sono sempre dispiaciuto al pensiero di quanto sapere ed esperienze materiali avrei potuto accumulare negli anni nei quali non ci sarò più. Ammesso che la morte sia la fine.

Io ormai mi sono rassegnato e la vivo come un'eventualità quotidiana, data l'età e la vita che conduco, mi auguro solo che sia una cosa rapida ed indolore

Sono inoltre rassegnato al fatto che dopo non ci sarà più niente, se non il nulla infinito.

E comunque ci pensavo proprio qualche sera fa, se mi proponessero una reincarnazione o una vita ultraterrenza, probabilmente opterei per il nulla.

Mai avuto paura della morte.

La morte però ha paura di me. Chissà come mai.

Fuor di facezia, ho sempre trovato sbagliato, meramente da un punto di vista logico, l'affermare che "l'unica certezza della vita è la morte".

Manco pe 'r cazzo: l'unica certezza della vita è la vita poi forse anche la morte. Ma poi.

Zackk ha scritto: ↑ieri, 8:59 E comunque ci pensavo proprio qualche sera fa, se mi proponessero una reincarnazione o una vita ultraterrenza, probabilmente opterei per il nulla.

Eh se ti offrissero 72 vergini?

SpongeBob ha scritto: ↑ieri, 9:40 Eh se ti offrissero 72 vergini?

Con la fortuna che io, una volta giunto al cospetto delle 72 vergini, mi direbbero: "eccole come promesso, ma devono rimanere vergini!"

E comunque io le preferisco già rodate

Zackk ha scritto: ↑ieri, 9:44 E comunque io le preferisco già rodate

L'esperienza non si batte!
Belle le giovani vergini, ma poi devi insegnare tutto, e rassicurarle e

SpongeBob ha scritto: ↑ieri, 9:40

Eh se ti offrissero 72 vergini?

Non hai specificato il genere, potrebbe ritrovarsi circondato dall'intera utenza del forum dei brutti

gender gap anche in paradiso . Pensa se le famose vergini in paradiso sono state attirate con l'abbaglio di qualche tronista e si trovano circondate da gente come me e zackk che inculata colossale

Zackk ha scritto: ↑ieri, 9:44 Con la fortuna che io, una volta giunto al cospetto delle 72 vergini, mi direbbero: "eccole come promesso, ma devono rimanere vergini!"

E comunque io le preferisco già rodate

C'è sempre una soluzione. winkwink

No, non penso alla morte perché è un processo naturale che capita a qualsiasi essere umano.
Tutti finiamo sottoterra, nessuno escluso.

Mauer ha scritto: ↑ieri, 10:50 si trovano circondate da gente come me e zackk che inculata colossale

È che non sono decisamente vergine e nemmeno giovane... ma nel caso io mi sacrifico, eh.

Casiel00 ha scritto: ↑ieri, 10:58 No, non penso alla morte perché è un processo naturale che capita a qualsiasi essere umano.
Tutti finiamo sottoterra, nessuno escluso.

Col cazzo, io ho lasciato precise disposizioni: desidero essere cromato.

Se non fosse possibile, va bene anche caramellato.

Mi hai fatto tornare in mente la barza della tipa nuda che prende un taxi.

C'è un tassista in attesa. Ad un certo punto sale in macchina una giovane donna, molto bella, completamente nuda, con solo una ciliegia in testa.
Il tassista la guarda sgranando gli occhi, sia perché è molto bella, sia perché è molto nuda
Lei con noncuranza "oh sì, mi scusi per l'abito, sa, è una festa in maschera e io ho deciso di vestirmi da torta"
Il tassista "ah già, con la ciliegina... eh eh!" poi si gira pensando di aver caricato una sciroccata, si fa dare l'indirizzo e parte.
In un momento di traffico, il tassista è costretto a inchiodare e immediatamente chiede "signorina, tutto bene?"
Lei "sì sì ma... oddio HO PERSO LA CILIEGIA!"
Il tassista istintivamente si gira: "ho perso la che... ?"
Lei coprendosi con le mani "non mi guardi, sono nuda!"
Il tassista è sempre più convinto di aver caricato una matta da legare. La signorina per ovviare all'inconveniente chiede al tassista di reperire una ciliegia per poter ripristinare la "maschera" da torta.
Il tassista gira tutta la città ma è sera e fruttivendoli e supermercati sono tutti chiusi.
Esasperato dalle insistenti richieste della ragazza, si ferma davanti ad un bar pasticceria e risale a bordo con un cartoccio in mano. Lo porge alla ragazza e fa per ripartire.
Lei apre il pacchetto e fa, perplessa: "ma è panna... non capisco."
Lui secco: "ecco, brava, mettitela tra le chiappe, vestite da maritozzo e non me rompe li cojoni!"

Quando ci penso entro in un vortice depressivo, non direi che è paura, ma la consapevolezza del nulla che ci attende mi intristisce come poche altre cose. Quindi è un tema che tento di schivare il più possibile, o almeno cerco di non ragionarci

Se partiamo con le barzallette non finisco più, per cui, visto che hai citato un tassista ed un passeggero, mi hai fatto ricordare una barzelletta notevole.

C'è un signore che dopo mesi si ritrova da solo perchè la moglie va a trovare sua madre.

Lui pensa: "perfetto, stasera vado a farmi una bella mangiata di fagioli!"

Va in trattoria ed ordina pasta e fagioli, stufato di fagioli, fagioli all'uccelletto e fagioli in insalata.

Quindi, bello soddisfatto, chiama un taxi per farsi riaccompagnare a casa.

Purtroppo, appena sale sul taxi, parte il rimescolo intestinale di gas che pretendono di essere espulsi e lui non ce la fa più.

Passano davanti ad un cinema che sta proiettando un film di guerra sulla seconda guerra mondiale ed intima al tassista di lasciarlo lì.

Dentro di sé pensa: "mi siedo e durante i bombardamenti di Dresda, scoreggio come se non ci fosse un domani!"

Entra, si siede nelle prime file, ed esegue il suo piano.

Da dietro, dopo un pò, un anziano gli picchia sulla spalla e gli chiede: "mi scusi sa, ma sono anziano e non ci vedo più bene come una volta ma, cosa stanno bombardando, un deposito di merda ?!?"

Il finale andrebbe raccontato in Bolognese per un effetto migliore.

C'è anche un brano significativo che rappresenta la caducità della vita umana ed affronta un tema delicato come quello della morte.

Spoiler

@Zackk

Rebecca ha scritto: ↑ieri, 11:02 È che non sono decisamente vergine e nemmeno giovane... ma nel caso io mi sacrifico, eh.

scommeto di aver destato l'attenzione con "inculata colossale"

Io alla morte ho sempre pensato spesso.

Da quando vidi mio padre piangere la morte di mia nonna, avrò avuto 8-9 anni, momento in cui realizzai cosa volesse dire sul serio morire.

Da quel giorno ci furono varie occasioni, un incendio, un paio di voli in motorino, un paio di incidenti sulla neve.
Tutte occasioni che per un soffio avrebbero potuto tranquillamente farmi timbrare il cartellino e invece no.
Tutte ampiamente metabolizzate con una scrollata di spalle e con un "Si vede non era quello il mio momento "

Con le pirlate alla fine ho smesso, però occasioni per pensarci non sono mai mancate avendo figli o comunque avendo raggiunto un'età in cui, da un paio d'anni a questa parte con allarmante frequenza, schiatta qualcuno della mia classe.

Quel che mi incuriosisce é come la prenderanno i miei figli che a 10 e 8 anni hanno ancora tutti i nonni e cui non é morto mai nemmeno un gatto.

Spero non mi vadano in paranoia.

E voi?
Ve lo ricordate il momento esatto in cui avete realizzato che ad una certa, fine, kaputt, e non si torna più?

MARGIO ha scritto: ↑ieri, 15:41 comunque avendo raggiunto un'età in cui, da un paio d'anni a questa parte con allarmante frequenza, schiatta qualcuno della mia classe.

Allora è un caso semplice da risolvere: è stata la vostra insegnante!

Poirot me lo sgrulla

MARGIO ha scritto: ↑ieri, 15:41 Ve lo ricordate il momento esatto in cui avete realizzato che ad una certa, fine, kaputt, e non si torna più?

Sì, attorno al 2000 o giù lì, un brutto sogno.
Ero condannato a morte per un imprecisato crimine ed ero da tanto tempo nel braccio della morte, ormai non c'era più nulla da fare.
Era il giorno dell'esecuzione, ero seduto su una sedia a rotelle (chissà perché) ed ero circondato dai parenti stretti (genitori e fratello), avviliti e rassegnati. Era inevitabile.
Mi portavano verso il luogo dell'esecuzione, una ghigliottina in una stanza all'interno del carcere, grigia, nel cemento, con la finestra di vetro.
Io non piangevo e non urlavo, ma pensavo. Sentirò il dolore della lama, il collo che si taglia? Resterò cosciente? Quanto? Cosa succederà dopo?

Mi son svegliato, ed ho iniziato ad essere terrorizzato dall'idea della morte. Da sempre, per vezzo, son stato affascinato da scheletri, teschi, tombe, lapidi, falci. Ma da quel sogno in avanti li ho visti in modo molto diverso, come attiva esorcizzazione della paura, e non solo cazzeggio come erano sempre stati fino ad allora.
E non è mai passata.

Minchia avrai avuto 24-25 anni, così tardi?

Io il gotico signore del Castello me lo immaginavo decadente fin dall'infanzia, tipo Pugsley Addams e invece "Mi son reso conto che si crepa praticamente a trent'anni "

Stai facendo cadere i pilastri di Lord Phobos uno ad uno, io te lo dico

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 16:13 Ero condannato a morte per un imprecisato crimine...

Avrai cagato il cazzo a qualcuno come fai di solito

In poche ore da cui sono sveglio su threads ho una minaccia di botte e due inferociti e incazzatissimi che mi scrutano profilo e foto e cercano in ogni modo di controbattere.
Così ogni giorno, per ogni giorno, moltiplicato per tutte le ore del giorno.

Il fatto che prima o poi qualcuno mi venga ad assassinare non è così impensabile.

chissà cosa droppa LP

Un pacchetto di sigarette, un samsung di fascia media, qualche decina di euro.

ma come si fa a non volergli bene?

Beh droppa le sigarette ma non l'accendino.

Il Barbaro Senegalese che lo abbatte sarà molto scocciato.

MARGIO ha scritto: ↑ieri, 17:23 Il Barbaro Senegalese che lo abbatte sarà molto scocciato.

Capace sia anche trans, e woke.

Come on, il Phobbo che droppa due sizze e quattro spicci?

Mi gioco il braccio destro di tutti gli ex utenti del FdB che hanno postato qui che dalle scarpe alla giacca il vestiario è tutto di livello leggendario

Lord Phobos ha scritto: ↑martedì 10 dicembre 2024, 23:46

Almeno uno dei nostri frequentatori più assidui ci è andato molto, molto vicino.
Hai cambiato idea sul tuo approccio alla Morte, o è rimasto lo stesso sentimento che avevi prima?

Di quella sera ricordo molto poco.
Ho pero' un ricordo nitido anzi due.
Il primo in Ambulanza, senso estremo di freddo e pressione sul petto, ed una voce che dice: Non Mollare, siamo quasi arrivati!
Il secondo: in sala operatoria mi son visto tutta la scena da sopra ( me compreso) mentre vagavo con lo sguardo noto in un angolo un signore molto anziano, vestito di nocciola che osserva anche lui la scena, poi alza lo sguardo e dice: Dai, torna da tua figlia.
Mai avuto paura della morte, ora men che meno.

quello che ho potuto fare l'ho fatto, son riuscito a vedere la mia splendida figlia ormai adulta e abbastanza appagata del suo trascorso e dal suo futuro che si delinea come vuole lei.
non nascondo che mi piacerebbe vedere il suo matrimonio e un nipotino ma va bene gia' cosi.
Quindi no, l'approccio da parte mia e' migliorato addirittura.
Sono molto attento alla salute, a quello che posso o non posso fare, ma lo sto facendo per la mia famiglia.

Caffeina ha scritto: ↑ieri, 19:44 non nascondo che mi piacerebbe vedere il suo matrimonio e un nipotino ma va bene gia' cosi.

Parliamone.

Oh, ma iscrivila.

Fuz ha scritto: ↑ieri, 21:04 Parliamone.

Hai gia detto abbastanza

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 21:07 Oh, ma iscrivila.

Glielo detto, non posso obbligarla

Caffeina ha scritto: ↑ieri, 21:10 Glielo detto, non posso obbligarla

Poi dice che il lavoro le basta quello che fa fuori

Cosa cazzo mi quoti, vecchio di merda? eh?

Caffeina ha scritto: ↑ieri, 19:44 mentre vagavo con lo sguardo noto in un angolo un signore molto anziano, vestito di nocciola che osserva anche lui la scena, poi alza lo sguardo e dice: Dai, torna da tua figlia.

Ovunque proteggi.