Il Castello

Voi non vi rendete di cosa significhi, e quale cazzo di tortura sia per un diciassettenne molesto vivere rinchiuso in una vecchia carcassa marcia, abusata, inflazionata di 60 anni.

Se fossi all'interno di una vergine di Norimberga, ma con un buco per accesso all'esterno per il cazzo, forse, sarebbe meglio

Ricordo ancora perfettamente quando, mi pare nel 1981, tornai a casa da scuola e trovai mia madre in lacrime che mi diceva: "ha chiamato la tua prof di chimica, dice che hai preso 8- perchè hai finito in cinque minuti e sei voluto uscire subito a fumare!"

Al che ho risposto: " non vedo il problema, 8- non mi sembra tanto male

"

E mia mamma: "Sì, ma dice che erano due settimane che non ti presentavi a scuola!"

Stessa cosa con la prof di fisica, una supplente bravissima e giovane, l'anno dopo.

Mi dice chiaramente: " ti sei fatto i cazzi tuoi per due mesi, quindi, siccome non c'è più tempo ti interrogo in sala professori, ma mi porti tutto il quadrimestre, altrimenti ti boccio!"

Mi pare fosse in seconda superiore, quindi porto tutti e tre i principi della termodinamica, tutti e tre i pricincipi della dinamica di Newton e, come bonus, ho aggiunto una contestazione al secondo principio della termodinamica basati sui calcoli di Poincaré e Boltzmann.

Ricordo la prof che, guardandomi in un misto tra apprezzamento e repulsione come si guarda un rettile, mi disse: "ti dò solo 6 altrimenti sarebbe un insulto a tutti i tuoi compagni che hanno sempre studiato e fatto presenza!"

La guardai con lo sguardo da sporcaccione, perchè era un bel passerino, e dissi: "grazie prof

"

Ricambiò lo sguardo con un mezzo risolino e scuotendo la testa in un gesto di disappunto

Tutto questo per dire che: sono proprio imbecille di mio, c'è poco da fare, non sono mai riusciti a gestirmi i miei genitori, figuriamoci tutti gli altri

io ricordo ancora il giorno che con il mio walkman stavo ascoltando una cassetta durante l'ora d'inglese ( mi stava sui coglioni il prof e la cosa era reciproca ) viene, me le toglie e mi dice " adesso vieni alla cattedra e ti interrogo così ti pigli un bel 4 ! " e io gli risposi " mi scusi prof, che ore sono ?" e lui " sono le 10.20 e la lezione è iniziata da 15 minuti ma cosa c'entra ? " " eh prof, ho da fare, devo andare, facciamo la prossima volta " " ma ma ma..ma ma ma tu non puoi uscire, non puoi andartene quando vuoi se non hai una giustificazione dei tuoi genitori, io ti mando in presidenza ! " -tiro fuori il blocchetto con le ore di permesso " prof, da oggi sono maggiorenne, è il mio compleanno, ne faccio 18 au revoire, anzi in inglese, bye bye " compliato, firmato e me ne sono uscito con applausone della classe

ricordo ancora la faccia che schiumava rabbia

Quando ho fatto i 18 come giustificazioni mettevo "Catastrofe", "È andata così", "Turbamento emotivo".

Zackk ha scritto: ↑ieri, 18:59 Voi non vi rendete di cosa significhi, e quale cazzo di tortura sia per un diciassettenne molesto vivere rinchiuso in una vecchia carcassa marcia, abusata, inflazionata di 60 anni.

Se fossi all'interno di una vergine di Norimberga, ma con un buco per accesso all'esterno per il cazzo, forse, sarebbe meglio

Ricordo ancora perfettamente quando, mi pare nel 1981, tornai a casa da scuola e trovai mia madre in lacrime che mi diceva: "ha chiamato la tua prof di chimica, dice che hai preso 8- perchè hai finito in cinque minuti e sei voluto uscire subito a fumare!"

Al che ho risposto: " non vedo il problema, 8- non mi sembra tanto male "

E mia mamma: "Sì, ma dice che erano due settimane che non ti presentavi a scuola!"

Stessa cosa con la prof di fisica, una supplente bravissima e giovane, l'anno dopo.

Mi dice chiaramente: " ti sei fatto i cazzi tuoi per due mesi, quindi, siccome non c'è più tempo ti interrogo in sala professori, ma mi porti tutto il quadrimestre, altrimenti ti boccio!"

Mi pare fosse in seconda superiore, quindi porto tutti e tre i principi della termodinamica, tutti e tre i pricincipi della dinamica di Newton e, come bonus, ho aggiunto una contestazione al secondo principio della termodinamica basati sui calcoli di Poincaré e Boltzmann.

Ricordo la prof che, guardandomi in un misto tra apprezzamento e repulsione come si guarda un rettile, mi disse: "ti dò solo 6 altrimenti sarebbe un insulto a tutti i tuoi compagni che hanno sempre studiato e fatto presenza!"

La guardai con lo sguardo da sporcaccione, perchè era un bel passerino, e dissi: "grazie prof "

Ricambiò lo sguardo con un mezzo risolino e scuotendo la testa in un gesto di disappunto

Tutto questo per dire che: sono proprio imbecille di mio, c'è poco da fare, non sono mai riusciti a gestirmi i miei genitori, figuriamoci tutti gli altri

Immagino di essere la tua nemesi. Sempre stato quadrato, a tal punto che mia madre se ne usciva e diceva "Si però una canna ogni tanto fumatela"

Io a 17 anni vivevo da solo, a 18 dissi ai miei che andavo una settimana a Londra e mi ci sono fermato 23 mesi.
Pero' @Zackk sembra molto piu' imbecille di me in effetti

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 19:44 "È andata così"

Io avevo paura a respirare troppo rumorosamente che se per caso mia madre si svegliava con la luna storta, erano cazzi.
Quindi sono stata la ragazzina perfetta: non fumavo, facevo sport, non dicevo parolacce, leggevo un sacco, facevo le pulizie in casa, mi vestivo come diceva la gestione suprema, avevo due lavoretti, sempre ottimi voti perché sennò erano cazzi di nuovo, andavo a tutte le robe dei Testimoni di Geova pur patendole in una maniera esagerata.
Ecco la sola cosa che facevo da adolescente era contestare la loro fede, perché la trovavo illogica.
Quando ho capito che non ero più in grado di trattenermi dal darle una sediata sui denti, e intendo letteralmente, ho fatto lo zaino, aperto la porta e arrivederci e grazie

Non ho mai provato il brivido di firmarmi da sola le giustifiche

Caffeina ha scritto: ↑ieri, 20:35 Io a 17 anni vivevo da solo, a 18 dissi ai miei che andavo una settimana a Londra e mi ci sono fermato 23 mesi.
Pero' @Zackk sembra molto piu' imbecille di me in effetti

Io mi ci dovevo fermare 3 mesi a Londra e ci sono rimasto 6 anni. Chi offre di più?

Io dovevo stare 10 giorni a Londra sono tornato in Italia dopo una settimana.

Rebecca ha scritto: ↑ieri, 20:43 Io avevo paura a respirare troppo rumorosamente che se per caso mia madre si svegliava con la luna storta, erano cazzi.
Quindi sono stata la ragazzina perfetta: non fumavo, facevo sport, non dicevo parolacce, leggevo un sacco, facevo le pulizie in casa, mi vestivo come diceva la gestione suprema, avevo due lavoretti, sempre ottimi voti perché sennò erano cazzi di nuovo, andavo a tutte le robe dei Testimoni di Geova pur patendole in una maniera esagerata.
Ecco la sola cosa che facevo da adolescente era contestare la loro fede, perché la trovavo illogica.
Quando ho capito che non ero più in grado di trattenermi dal darle una sediata sui denti, e intendo letteralmente, ho fatto lo zaino, aperto la porta e arrivederci e grazie

Non ho mai provato il brivido di firmarmi da sola le giustifiche

Mi ero del tutto dimenticato la tua formazione da TdG.

Lord Phobos ha scritto: ↑ieri, 23:23 Mi ero del tutto dimenticato la tua formazione da TdG.

Nascere e crescere in una famiglia fortemente integrata all'interno di una religione e con una mentalità teocratica, è quanto di più assurdo esista.
Sommaci che sono una con la risposta pronta e sempre in tasca, che te lo dico a fà? Due volte su tre, secondo madre, ero blasfema, apostata o irrispettosa

Ero tipo alle elementari, stavamo studiando i dinosauri o comunque la preistoria e la cosa mi aveva affascinata a bestia, perché non avevo mai sentito parlare di quella roba lì.
Io sapevo che Dio aveva creato Adamo ed Eva.
Fatto sta che trovavo ciò che stavo studiando molto logico, sensato e, appunto, affascinante. Quindi trulla trulla, vado da madreh per raccontarle cosa avevo studiato, e cosa avevo letto anche, mi pare, su i quindici (ve la ricordate l'enciclopedia fighissima che c'era in tutte le case, no?)
Sapevo di non poterle dire che la teoria dell'evoluzione mi sembrava convincente, quindi gliela sciorino tipo "magari Geova ha fatto partire il big bang, perché sapendo lui tutto, sapeva cosa sarebbe successo."

Mi suonò come una zampogna

poi scrisse una nota per la maestra, chiedendole di esonerarmi dall'interrogazione e da quel compito blasfemo.
Ripetere la cosa un'infinità di volte, con qualsiasi argomento si discostasse anche solo vagamente dalle sue teorie religiose.

A 18 anni sono stato ricoverato un mese in un ospedale psichiatrico per la prima volta, ricordo le persone urlare, dire cose di cui ho ancora paura e io non ragionare. Mi hanno molestato. Ricordo che non é venuto a trovarmi nessuno a parte mia zia e miei genitori, che bisogna nascondere la mia malattia a tutti. Quando sono rientrato a scuola ero più morto che vivo. Il mio corpo in 6 mesi prese 45 kg per gli psicofarmaci. E diventai un reietto. L'unica cosa che mi teneva a galla erano i miei amici più cari e la psicoterapia. Ci sono stati giorni e settimane in cui ero vittima di allucinazioni e non distinguevo la realtà dalla fantasia.

Tanto per dirne una.

Il Castello

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...

Voi non vi rendete conto...